Tutti i consiglieri comunali di Sassuolo hanno deciso di devolvere il gettone di presenza della seduta del Consiglio Comunale di ieri sera, martedì 27 giugno, a favore dell’Unicef di Modena per aiutare le vittime del terremoto che ha colpito l’Indonesia il 27 maggio scorso.

“La proposta è arrivata dal capogruppo di Rifondazione Comunista Gian Paolo Marchesini – afferma il Presidente del Consiglio Comunale di Sassuolo Patrizia Barbolini – l’ho subito recepita e girata ai colleghi consiglieri e tutti quanti l’anno immediatamente sottoscritta. Il gettone di presenza della seduta di ieri, pari a 40 euro a consigliere, è stato quindi devoluto all’Unicef di Modena che l’impiegherà per i progetto in Indonesia”.

La situazione nelle aree dell’isola di Giava (Indonesia) colpite dal devastante terremoto del 27 maggio continua ad essere al centro degli aiuti dell’UNICEF e di altre organizzazioni umanitarieinternazionali.
Come è noto, il sisma ha devastato la periferia meridionale di Yogyakarta, città di tre milioni di abitanti e sede del più grande complesso buddista del mondo, nella parte regione centrale dell’isola di Giava – l’isola più densamente popolata dell’intero pianeta.
Il bilancio delle vittime più aggiornato parla di circa 5.800 morti e 37.000 feriti (di cui due terzi gravi). Almeno un terzo delle vittime sono bambini e ragazzi.
Si stima che i senzatetto siano superiori ai 200mila. In massima parte, morti e feriti sono stati registrati nel distretto di Bantul, situato tra la metropoli di Yogyakarta e la costa sud di Giava.
Sono circa 146mila le abitazioni e gli edifici rasi al suolo o gravemente lesionati, mentre per molte altre occorreranno riparazioni rilevanti. Soltanto le scuole rase al suolo o gravemente lesionate sono più di un migliaio.

Le attività dell’UNICEF di invio di beni di primo soccorso sono coordinate dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA) e realizzate in cooperazione con le Organizzazioni non governative indonesiane e internazionali come Save the Children e Oxfam.
L’approvvigionamento di acqua sicura è una delle massima priorità per i senzatetto. L’UNICEF sta conducendo, insieme alle autorità indonesiane, indagini sulla qualità dell’acqua nei pozzi e negli impianti idrici urbani: molti di essi si teme siano stati contaminati dalla rottura di condutture fognarie a causa dei ripetuti e violenti movimenti tellurici.
La situazione sanitaria continua ad essere preoccupante: gli ospedali di Yogyakarta e dintorni sono affollati da una quantità di pazienti 4 o 5 volte superiore alle loro capacità, molti di essi sono ricoverati all’aperto o sui pavimenti delle corsie.

“La seduta di ieri del Consiglio Comunale – conclude il Presidente del Consiglio Patrizia Barbolini – cadeva ad un mese esatto dal tremendo terremoto: il nostro gesto è solamente una goccia nel mare ma i bicchieri si riempiono goccia a goccia”.