Oltre 26.800 ore di assistenza domiciliare in più e 47 nuovi utenti, corsi formativi per le assitenti familiari straniere, note anche come ‘badanti’, introduzione di un tutor dell’assistenza familiare che offre consulenza specialistica gratuita direttamente a domicilio, una ricognizione sugli immobili da destinare ad appartementi protetti, ma anche un nuovo sistema tariffario dei servizi basato sull’Isee e uno sportello sociale che faciliti l’accesso ai servizi stessi.


Sono questi i risultati, presentati oggi dal vicesindaco di Bologna Adriana Scaramuzzino, del percorso avviato dal Comune, in base al ‘Protocollo di intesa sul sistema dei servizi agli anziani’, siglato con i sindacati dei pensionati lo scorso 13 febbraio.
Oltre a questi obiettivi raggiunti con ‘estrema soddisfazione’ sia dell’amministrazione, sia delle forze sociali, è già in programma un nuovo progetto che segna un’ulteriore tappa del cammino intrapreso per sostenere le famiglie che hanno a carico un anziano non autosufficiente.

‘La prossima settimana – ha annunciato Bruno Pizzica dello Spi Cgil – si insedierà un tavolo tecnico misto che avrà il compito di definire nuove modalità di sostegno economico alle famiglie che hanno in casa una badante per assistere un familiare anziano’.