Il palazzo sede della Provincia di Modena, in viale Martiri della Libertà 34, sorse, tra il 1844 e il 1849, come “Fabbrica del Caffè”, voluta dal duca Francesco IV d’Austria d’Este su progetto di Cesare Costa, tra i protagonisti dell’architettura della Restaurazione negli Stati estensi.

Recupera, quindi, la memoria di questa originaria destinazione la mostra “I luoghi del caffè” che, da oggi, in occasione di “Muse da gustare”, propone un viaggio nella storia e nei sapori: quadri, disegni, documenti e foto d’epoca che testimoniano oltre un secolo di riti della “tazzina” tra i locali modenesi e non solo.

L’inaugurazione della mostra è prevista alle 17,30 e sarà preceduta, alle 16,30, da una conferenza di Luca Silingardi su “La cultura del caffè a Modena” che ripercorrerà la vita sociale sette-ottocentesca con le degustazioni nei salotti, nelle “coffee house” delle residenze estive e nei locali pubblici: dal Caffè Nazionale sotto il portico del Collegio alla Caffetteria Giusti in via Farini, dal Cacciatori, poi Boninsegna, di via San Carlo al Caffè dell’Orologio sulla piazzetta delle Ova. Al termine assaggi di dolci al caffè e una degustazione di varie miscele offerta dalla Torrefazione Cagliari. Per informazioni: tel. 059 209440.
Proprio al Caffè dell’Orologio, inoltre, è allestita un’esposizione con alcune opere grafiche sui caffè storici di Modena e d’Italia.

La mostra nel Palazzo della Provincia, invece, presenta vedute di Modena di Mario Molinari, di Pietro Pagliani, di Mario Vellani Marchi, ma anche nature morte di autori modenesi con utensili per la preparazione del caffè. La maggior parte delle opere fa parte della Raccolta d’arte della Provincia il cui Palazzo, in realtà, non è mai diventato sede della “coffee house” prevista al piano nobile e che secondo i progetti avrebbe dovuto essere collegata da un cavalcavia al percorso più mondano delle mura, il tratto fra Porta Bologna e il Baluardo di San Pietro.
La destinazione dell’edificio è risultata negli anni più istituzionale, ma ora fino a sabato 17 giugno, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18,30 vi si può visitare una mostra che richiama il progetto originale; la mostra è aperta anche sabato 10 e sabato 17 giugno dalle 16 alle 18.