Dal 2004 è attivo in Italia il Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione. Il progetto, di durata triennale, è realizzato dalla Protezione Civile e coordinato dal Dipartimento di epidemiologia della Asl RM/E.

I sistemi di allarme (Heat Health Watch Warning Systems) sono sistemi città-specifici che utilizzano le previsioni meteorologiche per prevedere, fino a 72 ore di anticipo, eventuali condizioni ambientali a rischio per la salute. Il sistema utilizza una serie di parametri meteoclimatici per definire la tipologia delle masse d’aria, alcune delle quali possono essere particolarmente oppressive.


Le previsioni si riferiscono a specifiche aree urbane, tenendo conto delle caratteristiche meteorologiche e di inquinamento atmosferico locali, della struttura delle singole città e quella demografica della popolazione residente.


Bollettini quotidiani

Per il 2006, il sistema sarà attivo dal 15 maggio al 15 settembre ed effettuerà il monitoraggio nelle città di Bari, Bologna, Brescia, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia. Saranno inoltre attivati, in fase sperimentale, i sistemi di allarme che dispongono di una serie storica dei dati di mortalità e delle osservazioni meteorologiche ad Ancona, Aosta, Bolzano, Cagliari, Campobasso, Perugia, Pescara, Potenza, Reggio Calabria, Trieste e Verona.


I dati sono raccolti in bollettini che vengono pubblicati ogni giorno sul sito della Protezione Civile. Il bollettino quotidiano è uno strumento di informazione rivolto in primo luogo alle autorità locali, per consentire l’attuazione delle procedure di intervento ambientale, sociale e sanitario a protezione delle fasce più deboli della popolazione.