Con 119,9 miliardi di euro i finanziamenti bancari per l’economia dell’Emilia Romagna hanno fatto registrare a dicembre 2005 un balzo del 9,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tutti i principali settori produttivi sono stati
interessati da livelli di crescita molto significativi: +5%, pari a 79,7 miliardi di euro complessivi. In particolare, l’industria ha registrato un aumento del 2,8% per un totale di 29,6 miliardi di euro, l’agricoltura un incremento del 6,1% pari a 3,6 miliardi di euro, il commercio con 15,2 miliardi di euro avanza del 5,1%, e l’edilizia che con la più alta percentuale di sviluppo (+10,7%) ha raccolto 11,1 miliardi di euro.
Grande disponibilità anche nei confronti delle famiglie cui sono stati destinati impieghi complessivi che ammontano a 28 miliardi di euro pari ad un +14%.

Sono i dati dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio permanente banche-imprese (costituito dall’Associazione bancaria italiana e 13 associazioni imprenditoriali), presentati oggi a Bologna durante un incontro su ‘Basilea2: i nuovi contenuti del rapporto tra banca e impresa. Il ruolo degli enti territoriali’ tra la Commissione regionale Abi Emilia
Romagna, la Camera di Commercio e la Fidindustria locale (Consorzio fidi regionale).

Per la Commissione regionale Abi Emilia Romagna, ”il settore
bancario si conferma primo motore dello sviluppo sul territorio. Le banche, pur di fronte ad una congiuntura economica non certo brillante, stanno
garantendo un sostegno continuo e stabile per le esigenze di sviluppo dell’economia locale”.
”Con le nuove regole di Basilea2 – sostiene la Commissione – ci sono le condizioni per rafforzare ulteriormente il rapporto tra banche e imprese
in direzione di una maggiore equita’ ed efficienza. In questo percorso un contributo concreto può arrivare anche dai Confidi che sono uno strumento
molto importante per facilitare l’accesso al credito delle imprese”.