Giunto alla seconda edizione il ciclo di incontri pubblici che il Dipartimento di Fisica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con il Centro di ricerca INFM – S3 e patrocinato dal Comune e la Provincia di Modena, affronta anche quest’anno temi di punta della ricerca in fisica come “Luce, materia, causalità: lo strano mondo dei quanti”, che tratta le origini e l’attualità della fisica dei quanti.

Un secondo appuntamento si terrà presso la Sala dell’ex Oratorio del Palazzo dei Musei (V.le Vittorio Veneto 5) a Modena nella giornata di domani, lunedì 8 maggio alle ore 21.00, dove il prof. Paolo Tombesi dell’Università di Camerino affronterà il tema “Dal gatto di Schroedinger alla computazione quantistica”.

L’introduzione dei quanti, dovuta a Planck nel 1900, ha rivoluzionato in maniera completa la fisica moderna, ancor più della teoria della relatività di Einstein. L’interpretazione della moderna teoria quantistica è talmente fuori dalla nostra intuizione che Richard Feynman, famosissimo premio Nobel per la Fisica del 1965, affermò che nessuno capisce la meccanica quantistica. Oltre ad avere un approccio mentale al di fuori di schemi pre costituiti, il fisico deve continuamente cimentarsi con concetti che esulano dal pensiero comune, che sono contro intuitivi e che danno luogo a paradossi quando vengono interpretati all’interno delle teorie classiche.