La subitaneità dell’innamoramento è ciò che dovrà colpire gli spettatori di ‘Romeo and Juliet‘: l’allestimento contemporaneo del capolavoro shakesperiano sarà portato in scena dalla compagnia Aterballetto e debutterà al teatro Valli il 19 maggio, in occasione del ‘festival di danza Red’.


L’idea di questo nuovo lavoro è firmata da Mauro Bigonzetti, direttore artistico e primo coreografo della Compagnia, e dall’artista Fabrizio Plessi, che avevano già collaborato, nel 2000, per ‘Sogno di una notte di mezza estate’ (che aveva visto impegnato anche Elvis Costello come compositore delle musiche), e che questa volta lo fanno in maniera ancora più intensa, nella concezione stessa di tutto lo spettacolo.
Il loro sarà un un ‘Romeo and Juliet’ in chiave contemporanea, con le musiche di Prokovieff, con un allestimento più simbolico che narrativo, con un’ambientazione scenica molto tecnologica, dominata da acqua, fuoco e vento, e costumi ultra contemporanei, tra cui perfino caschi da moto e tute in fibra di carbonio.

La passione, lo scontro, il destino, l’amore, la morte, sono i temi principali dell’opera, attorno a cui ruoterà lo spettacolo. Ciò che interessa ai due autori, al di là dei personaggi e dell’ambientazione,
sono i sentimenti che pervadono la storia e che ne determinano la struttura portante. Bigonzetti e Plessi sono infatti convinti che il mito di Romeo e
Giulietta attraversi tuttora tutte le possibili categorie sociali dell’uomo occidentale. ”E’ la struttura stessa dell’uomo che viene
rappresentata – spiega Bigonzetti – non tanto i personaggi, quanto le forze che li sospingono a un atto estremo: è l’amore che scatena le passioni e
questo, nonostante le esperienze e le strutture sociali di protezione, ogni volta riporta l’essere umano al suo limite, lo sospinge, a una velocità
incontrollabile, nei luoghi dove è l’anima a decidere, dove riaffiorano gli istinti che si pensano sopiti e che esaltano il valore di un incontro e
sfociano nella violenta incoscienza di uno scontro”.

L’amore, la morte, l’incontro e lo scontro daranno quindi forma a questo nuovo allestimento shakesperiano, dove la morte dei due amanti, posta all’inizio e non alla fine della rappresentazione, permetterà alla compagnia di ”affrontare le cause che l’hanno generata, di sondarle e, attraverso la materia coreografica, ritrasmettere come un’umidità corporea il profondo legame di questa storia con – conclude Bigonzetti – le nostre esistenze”.

L’opera ha come co-produttori il ReggioParmaFestival e il Theater im Pfalzbau di Ludwigshafen (Germania) ed è realizzata con il supporto del Kuopio Dance Festival (Finlandia).
Dopo Reggio Emilia, ‘Romeo and Juliet’ sarà in tour a Bilbao (Spagna), il 2 e 3 giugno, a Kuopio (Finlandia) il 19 e 20 giugno, a Parma il 14 e 15 ottobre, a Ludwigshafen (Germania) il 26, 27 e 28 ottobre, a L’Aia (Olanda) il 14 e 15 novembre, per chiudere infine il suo giro a Modena, il 15 dicembre.