Non esisterebbe il rischio di un eventuale inquinamento delle prove e per questo sono stati concessi gli arresti domiciliari ai due carabinieri della compagnia di Guastalla arrestati con l’accusa di concussione. La decisione è stata presa ieri dal Giudice per le indagini preliminari Cristina Beretti.


L’inchiesta prosegue per accertare se anche altri imprenditori della bassa reggiana abbiano subito eventuali taglieggiamenti. I due militari dell’Arma rischiano una condanna dai 4 ai 12 anni di reclusione, i due sin dal momento del loro arresto si sono sempre professati innocenti.