“Dispiace davvero che nel momento in cui la delegazione della Provincia di Bologna si sta recando a Roma per ricevere dal capo dello Stato la
Medaglia d’oro al merito civile, l’onorevole Garagnani rilasci dichiarazioni davvero inaccettabili”.


“Lo voglio dire con chiarezza – scrive il vicepresidente della Provincia, Andrea De Maria – è davvero paradossale voler rappresentare oggi un movimento partigiano diviso nelle sue componenti politiche, mentre è ben noto che la Resistenza italiana è stata caratterizzata da una fortissima unità, che si è realizzata nei Comitati per la Liberazione, un’unità nata nella comune lotta antifascista, che si è tradotta nel lavoro collettivo delle grandi culture politiche del movimento operaio, del cattolicesimo democratico, laiche e liberali, nella stesura della Costituzione, pur di fronte all’inizio della guerra fredda”.

“Non è poi accettabile – prosegue Andrea De Maria –
continuare a voler delegittimare quegli uomini quelle donne che in tanti, anche nelle file del movimento operaio e della sinistra, comunista, socialista ed azionista, hanno dato uno straordinario
contributo, molti fino al sacrificio supremo della vita, per sconfiggere il nazismo ed il fascismo. La storia del Novecento è certo drammatica e
contraddittoria, ma proprio per questo certe polemiche ideologiche, che riportano l’orologio della storia al 18 aprile del 1948, sono assolutamente sbagliate”.

“Per quanto mi riguarda – conclude il vicepresidente – sono orgoglioso di sentirmi parte di una storia, quella della democrazia italiana, che ha le sue radici nella lotta unitaria della Resistenza”.