Incentivi, agevolazioni e contributi alle imprese che assumono disabili,interventi formativi e di orientamento, tirocini, e soprattutto, capacità di accompagnare ed assistere le persone e le aziende sia durante l’inserimento lavorativo, sia dopo, sul lavoro, per consentirne la tenuta.

Sono le principali azioni di una strategia, tra le più efficaci a livello regionale e nazionale, messa a punto dalla Provincia di Reggio Emilia per favorire l’inserimento lavorativo dei disabili e delle persone svantaggiate (in applicazione della legge 68/99 sul collocamento mirato).
Dal 2000 al 2005 sono stati inseriti al lavoro nella nostra provincia 2051 disabili e appartenenti ad altre categorie protette (822 nel biennio 2004-2005), grazie ad una articolata gamma di strumenti che la Provincia gestisce in stretta integrazione con l’Azienda U.S.L., il Consorzio dei servizi sociali di Correggio, il Comune di Reggio Emilia ed i Consorzi delle cooperative sociali, con cui sono stati istituiti ed operano in ogni distretto appositi Nuclei territoriali.

“L’obiettivodel lavoro per i disabili – ha detto l’Assessore provinciale al Lavoro Gianluca Ferrari, nel corso di una conferenza stampa – ha trovato finora rispondenza nel comportamento positivo di gran parte delle imprese reggiane, che hanno saputo rispondere con responsabilità sociale a queste problematiche, grazie anche alla capacità degli Enti locali di intrecciare un rapporto molto stretto con il sistema imprenditorialee di organizzare una rete territoriale in grado di fornire servizi, sostegno e accompagnamento. Oggi però la competitività sempre più spinta che caratterizza il mercato del lavoro si scarica molto più che in passato sulle fasce più deboli e a rischio di emarginazione o di esclusione sociale. La Provincia si sta misurando inoltre con un aumento dei disabili iscritti negli elenchi della L.68/99, passati da meno di 1800 del 2000 a 3.140 nel 2005 e con crescenti difficoltà nel reperire sufficienti risorse. Questo il quadro entro cui s’inscrive il nostro preciso impegno di perseguire politiche di welfare volte all’inclusione sociale per il benessere complessivo della società reggiana”.