Ha preso il via da pochi giorni con una visita all’Azienda Agricola Cesare Goldoni di Rivalta, da parte di alcuni ospiti di case protette, il Progetto ‘Anziani in fattoria didattica’, messo a punto dall’Assessorato Agricoltura della Provincia e da RETE (Reggio Emilia Terza Età – Ipab che si occupa d’assistenza agli anziani non autosufficienti in case protette).

Alla prima uscita, avvenuta alla vigilia di Pasqua, erano presenti l’Assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi, il presidente di RETE Renzo Boni ed il direttore Francesco Lindner. Nel corso dell’anno il progetto prevede 20 uscite complessive, coinvolgendo circa 90 anziani.
La proposta è venuta da RETE, a seguito di tre visite a Fattorie didattiche della nostra provincia organizzate in passato con piccoli gruppi di ospiti di case protette, ed avendo osservato che vivere alcune ore a diretto contatto con la campagna, gli animali, i prodotti, stimola il ricordo di persone che hanno nel loro bagaglio personale tali esperienze; recuperano quindi gusti, profumi, sensazioni tattili che stimolano emozioni, ritrovando pezzi di vita vissuta.
Il rapporto con l’esterno fa sentire l’anziano ancora “cittadino”, riducendo la sensazione di emarginazione, incide quindi sull’autostima, fattore cardine per la salute psichica e fisica.

Nelle esperienze già effettuate – fanno notare gli esperti – si sono riscontrati una maggiore vitalità degli anziani, anche nei giorni successivi alle visite in fattoria, voglia di raccontare, aumento della socialità anche tra loro.
“E’ un’esperienza sicuramente originale -commenta l’Assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi- che abbiamo deciso di sostenere perché esalta la multifunzionalità dell’agricoltura e la sua funzione sociale, che è culturale oltre che produttiva. Nel caso specifico, le fattorie didattiche della nostra provincia escono dall’ambito strettamente didattico per dedicarsi alla qualità della vita degli ospiti”.