Si è concluso ieri in serata, a ModenaFiere, Children’s Tour, il salone delle vacanze 0-14. Per la prima volta a Modena, la manifestazione ha registrato una buona affluenza di pubblico (12.000 ingressi nei tre giorni, famiglie con bambini, con e senza passeggino!) e il gradimento degli operatori del settore.

Una conferma per gli organizzatori, studio Lobo e Modena Esposizioni, che hanno creduto fortemente nel progetto. Children’s Tour colma infatti un vuoto nel panorama fieristico italiano, unica manifestazione a riunire l’offerta turistica specializzata sul segmento famiglie e nel turismo organizzato, scolastico e in associazione, e rappresenta per Modena un’ulteriore chance di visibilità e un’opportunità di sviluppo del polo fieristico.

Children’s Tour è innovativa anche nella formula di fiera aperta al pubblico e a misura di bambino, che alterna area espositiva con l’offerta turistica ad uso dei genitori – località e proposte vacanze, villaggi e strutture ricettive, camp sportivi e soggiorni scolastici, fattorie didattiche e percorsi naturalistici- e aree animazione e arena spettacoli a disposizione gratuita dei ragazzi.
La manifestazione ha rappresentato anche un momento di incontro e di riflessione per gli operatori turistici sullo stato dell’arte del settore in Italia.

A Children’s Tour sono stati presentati progetti avanzati per il turismo 0-14, dal progetto Dijetus di riqualificazione della costa molisana del Comune di Termoli alle iniziative di promozione del turismo naturalistico e culturale, come l’esperienza della Provincia di Modena con Willy e il mistero dell’oro nero, una caccia al tesoro interattiva volta a stimolare la conoscenza del patrimonio museale locale, e il Libro Giocattolo del Comune di Alassio, giunto quest’anno alla decima fortunata edizione.

A Children’s Tour i bambini hanno potuto avvicinare il territorio in cui vivono esperendo virtualmente il bosco nel Parco di Cerwood, il percorso vita del Parco del Gigante, e la tradizione locale, negli stand delle Fattorie Didattiche di Modena e Reggio e del Parco Archeologico di Montale.
Ma non sono mancati l’avventura in mondi lontani e l’approccio ad identità culturali diverse, attraverso i laboratori creativi di Telefono Azzurro e le animazioni dedicate agli Indiani d’America, le narrazioni di fiabe e di storie di terre lontane.