Il Consiglio comunale di Modena ha approvato il “Regolamento per l’assegnazione e la gestione di miniappartamenti protetti con servizi per anziani e persone con problemi di autonomia”. Il documento, approvato con il voto favorevole della maggioranza e il voto contrario dell’opposizione, definisce la finalità del servizio, i destinatari, le caratteristiche degli alloggi, le procedure ed i criteri di assegnazione, la misura dei canoni applicati alle abitazioni, i servizi aggiuntivi offerti.

Gli alloggi, che in totale saranno 47 (che in previsione arriveranno ad oltre 60 grazie ad altri appartamenti in un edificio di via Borelli), saranno destinati sulla base di una graduatoria che tenga conto di una serie di parametri. Nel dettaglio, gli appartamenti saranno assegnati ad anziani di età non inferiore a 60 anni, a persone in condizioni di invalidità permanente, anziani non autosufficienti o adulti non autosufficienti a causa di forme morbose prevalenti nell’età senile.
Gli assegnatari devono essere cittadini italiani o di uno stato che appartiene all’UE. Nel caso di stranieri non comunitari, è necessario il possesso di carta di soggiorno o permesso di soggiorno. Gli assegnatari non devono essere inoltre titolari – essi stessi o i membri del proprio nucleo familiare – del diritto di proprietà, di usufrutto o di abitazione di un alloggio nel Comune di Modena o nei Comuni contermini.

Infine, devono fruire di un reddito annuo complessivo del nucleo familiare non superiore a quanto previsto per gli interventi realizzati nel programma di edilizia residenziale pubblica 1999/2000, pari a 30.987,41 euro, circa 60 milioni delle vecchie lire. Illustrando la delibera l’assessore alle Politiche Sociali Francesca Maletti ha ricordato l’obiettivo di base dell’intera operazione, che è quello del “sostegno della domiciliarità delle persone anziane o disabili con problemi di autonomia connessi a situazioni socio-sanitarie o di assenza di reti familiari o di inadeguatezza dell’alloggio a fronte della condizione di non autosufficienza eventualmente accaduta”.

L’assessore ha poi ricordato che 24 minialloggi saranno situati presso l’Opera Pia Casa di Riposo, 13 presso un centro diurno in via Anzio della Parrocchia Madonna Pellegrina e 10 presso la Rsa Guicciardini del Comune di Modena: “Si tratta quindi complessivamente di una realizzazione prevista di 47 miniappartamenti – ha spiegato la Maletti – da completarsi e avviarsi nell’arco di un anno circa, con la prevista conclusione prima dell’estate degli interventi dell’Opera Pia Casa di Riposo e della Parrocchia Madonna Pellegrina ed entro l’anno dell’intervento presso la RSA Guicciardini”.