”Nessuna piazza a ‘La fiamma
tricolore”’. Lo ha detto il sindaco di Bologna riferendosi alla richiesta fatta dal Msi-Ft di tenere un comizio elettorale sabato 25 in Piazza Carducci. ”Le piazze destinate ai comizi – ha aggiunto il sindaco – sono gestite dalla commissione interpartitica e sono tutte state assegnate per i giorni a venire.

Dunque non c’e’ nessuna piazza disponibile per la Fiamma Tricolore”. I giornalisti hanno rilevato come gli organizzatori del comizio potrebbero ora chiedere l’autorizzazione a manifestare in un luogo chiuso.

”C’e’ la richiesta di una piazza per un comizio, e non c’e’ nessuna piazza per loro – ha ribadito Cofferati – credo che a questo punto, dopo quello che e’ successo a Milano, anche la Prefettura e la Questura dovranno prendere decisioni drastiche per impedire che si ripeta a Bologna, o in qualsiasi altra citta’, quello che abbiamo gia’ visto. Sia da parte dell’estremismo di destra sia, in ipotetica risposta, da parte dell’estremismo di sinistra”.


La piazza chiesta al Quartiere Santo Stefano di Bologna dall’ Msi-Fiamma Tricolore per una manifestazione sabato (P.zza Carducci) non e’ tra quelle previste per i comizi elettorali e quindi non puo’ essere concessa. Lo ha precisato parlando con i giornalisti anche la vicesindaco di Bologna, Adriana Scaramuzzino, che e’ pure presidente della commissione interpartitica competente sugli spazi elettorali.


La Fiamma Tricolore “ha tutto il diritto di manifestare” e Cofferati “fa solo propaganda di basso profilo”. E’ quanto afferma Luca Romagnoli della Fiamma Tricolore in un’intervista ad Affaritaliani.it, in merito alla negata autorizzazione a un comizio da parte del sindaco di Bologna.



“Aspetto comunque una disposizione della Questura, non di Cofferati. Non è il padrone della città, abbiamo tutto il diritto di manifestare e lui non può impedirlo”, dice Romagnoli, secondo il quale Cofferati “fra l’altro si assume una grandissima responsabilità”. Cioè? “Se qualcuno dalle sue sconsiderate parole – aggiunge – coglierà l’occasione per reagire come è successo a Milano, dopo le parole sconsiderate di alcuni esponenti di sinistra, Cofferati dovrà assumersi tutta la responsabilità”.


Romagnoli spiega comunque che “noi rispondiamo in maniera diversa da altri. Non faremo la manifestazione, se arriva però un divieto dalla Questura.”