Dedicata ai cambiamenti climatici la terza conferenza del ciclo di incontri, organizzato dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, “Anche questa è Scienza: scoprila insieme ai musei universitari di Modena” nell’ambito della XVI Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica.

Mentre proseguono con successo le visite da parte di scolaresche e cittadini ai Musei universitari, straordinariamente aperti per XVI edizione della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, che proseguirà fino a domenica 19 marzo, a corollario della manifestazione l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, con la partecipazione ed il sostegno del Dipartimento di Biologia Animale, del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente – Osservatorio Geofisico, del Dipartimento del Museo di Paleobiologia e dell’Orto Botanico e del Dipartimento di Scienze della Terra, ha organizzato un interessante ciclo di incontri dal titolo “Anche questa è Scienza: scoprila insieme ai musei universitari di Modena”.

Un nuovo appuntamento, ospitato nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere (Largo S. Eufemia, 19) a Modena, è in programma per la serata di oggi alle ore 21.00, con una lezione dei meteorologi Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena su “Clima e cambiamenti climatici attraverso i 180 anni di misure dell’Osservatorio di Modena”.
Fra le cause del cambiamento, l’emissione dei gas di serra è il maggior imputato, ma non vanno dimenticati altri aspetti come il cambio d’uso del suolo e lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali ed energetiche, temi che verranno illustrati in modo semplice, simpatico e scientificamente rigoroso.

L’intervento si concluderà con la presentazione delle previsioni del tempo, formulate presso l’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e delle ultime proiezioni climatiche a medio e lungo termine, sia tratte da bibliografia, sia ottenute con la versione del modello visibile nel sito Climateprediction.

Questa conferenza sarà un momento anche per richiamare l’attenzione sulla situazione del secolare Osservatorio Geofisico modenese, patrimonio importantissimo non solo per l’Ateneo, ma anche per tutta la cittadinanza.