Cinque borghi dell’Appennino reggiano, dove il tempo sembra essersi fermato nelle case in pietra, nelle antiche maestà, nei mulini, negli scenari incontaminati, da circa un anno stanno
sperimentando il ‘turismo di comunità’, una nuova formula di ospitalità basata sul coinvolgimento di tutta la popolazione locale, che mette a
disposizione la propria conoscenza di vecchi mestieri e tradizioni, offre la gastronomia tipica e i prodotti dell’artigianato, guida alla scoperta
delle bellezze naturali.


Cerreto Alpi, Cecciola, Civago, Sologno e Succiso hanno aderito al progetto di turismo di comunità promosso dal Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano anche per far sopravvivere questi piccoli paesi abitati ormai da un pugno di persone, dove la fuga dei giovani e la progressiva chiusura di alberghi e strutture produttive rischia di far sparire un patrimonio di storia e di cultura.

Pochi sanno per esempio che Cesare Zavattini ha trascorso 20 anni della sua vita a Cerreto Alpi o che Loris Malaguzzi, inventore degli asili all’avanguardia nel mondo, fece il suo esordio come insegnante a Sologno.
Nei borghi, tutti nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, sono nate cooperative che gestiscono ostelli e accompagnano i turisti alla scoperta della natura (a piedi, a cavallo, in mountain bike), o della filiera della castagna (dalla raccolta, a cui si
può partecipare, fino all’essiccazione negli antichi metati), o della produzione del Parmigiano Reggiano o di ottimi pecorini.

A Cerreto Alpi, dove si torna a produrre la farina di castagne e si rilancia la coltura della patata, la Cooperativa ‘I Briganti di Cerreto’ che gestisce l’ostello (0522/897659, I briganti di Cerreto) e coordina le varie attività, ha restaurato l’antico mulino, ora punto di partenza di un ‘percorso
dell’acqua’ che, attraverso gli ‘Schiocchi’ del fiume Secchia (una sorta di gran canyon) arriva in un moderno impianto di allevamento trote.

A
Sologno, la Cooperativa ‘Vivere Sologno’ che gestisce l’ostello (0522/2617828, Sologno), ha realizzato un percorso didattico nel borgo, guida alla scoperta dei castagneti secolari e del Parco nazionale del Gigante, mostra la cottura del gessi (che nella zona abbondano) con cui si produce la caratteristica calce color rosa antico. Sologno, che punta a diventare paradiso degli speleologi, offre agli ospiti i suoi prodotti tipici, dalla polenta con cinghiale o funghi, alla ricotta, ai croccantini con le nocciole selvatiche.

I turisti cominciano ad arrivare: nel 2005, per esempio, Cerreto Alpi ha ospitato circa 3000 persone, soprattutto giovani coppie e famiglie. Ora il progetto complessivo – spiega Renato Farina, dei ‘Briganti di Cerreto’ – sta per passare alla fase due con la creazione e la commercializzazione di ‘pacchetti’ attraverso il Club di Prodotto ‘Il gigante del Parco’
(Il gigante del parco).