Doveva scontare una pena di oltre 16 anni di reclusione per concorso in omicidio e così i carabinieri di Scandiano, nel comprensorio ceramico reggiano, hanno eseguito il
provvedimento restrittivo nei confronti di Alfonso Auriemma, 31enne, anagraficamente residente a Pollena Trocchia (Napoli) ma di fatto domiciliato a Scandiano.


Il 19 ottobre 2001 a Marcianise (Caserta) tre fratelli fermi nei pressi del casello autostradale di Napoli Nord furono aggrediti dall’Auriemma e da altri suoi compari. Ci fu una violenta aggressione che finì con la morte di uno dei tre fratelli e il ricovero in ospedale degli altri due in gravi condizioni. Per quei fatti il 9 gennaio 2002 gli
aggressori sono finiti agli arresti domiciliari.

Il 25 marzo 2004 la Corte di Assise di Santa Maria Capua a Vetere ha condannato l’Auriemma a 16 anni e 10 giorni per quell’omicidio. Pena poi
confermata dalla Corte di Assise e di Appello di Napoli e divenuta definitiva nel novembre dell’anno scorso. Ora gli sono stati revocati i domiciliari ed è rinchiuso nel carcere di Reggio Emilia dove sconterà la pena.