Due minorenni marocchini, entrambi irregolari e senza fissa dimora in Italia, sono stati lievemente feriti la scorsa notte da un colpo d’arma da fuoco in via Adda nel quartiere Braida a Sassuolo.

I due ragazzi sono stati soccorsi da una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri in servizio nella zona e trasportati al pronto soccorso dell’ ospedale, dove dopo le prime cure sono stati dimessi. Uno dei due giovani ha riportato lievi ferite al cuoio capelluto, l’ altro al volto e a una mano.

I due sono stati poi portati in caserma per accertamenti. Il piu’ ‘anziano’ dei due e’ risultato colpito da un provvedimento di espulsione emesso dalla Prefettura modenese ed e’ stato arrestato, l’altro e’ stato trasferito in un centro di accoglienza per minori a Formigine.


L’intervento dei carabinieri e’ stato pressoche’ immediato dopo il fatto, accaduto verso mezzanotte. Alcuni residenti della zona hanno sentito uno sparo e hanno chiamato la centrale operativa del 112; sul posto e’ stata indirizzata subito la pattuglia che era gia’ in servizio di controllo nella zona. Le indagini dei carabinieri puntano ora a individuare da dove e’ partito il colpo d’arma da fuoco e a chiarire la dinamica dell’ episodio. Proprio oggi, su un quotidiano, e’ stata riportata una ‘battuta’ riferita da una residente della zona, componente del Comitato Braida, secondo cui un pensionato avrebbe telefonato – dopo aver visto il filmato sull’arresto del maghrebino che coinvolge le forze dell’ordine – dicendo: ”Ho il fucile da caccia, uno di questi giorni lo uso, tanto ormai ho settant’ anni, andro’ in galera ma avro’ fatto un regalo ai miei nipoti”.

”Sappiamo che qualcuno ha messo in relazione quella telefonata con l’episodio della scorsa notte – ha commentato una fonte dei carabinieri – Stiamo indagando, il contesto in cui e’ stato sparato quel colpo e’ da chiarire”.
Anche la polizia del commissariato di Sassuolo, assieme a personale del Reparto prevenzione e crimine di Reggio Emilia, ha compiuto ieri numerosi controlli nelle aree piu’ a rischio della citta’ emiliana. Nel corso delle verifiche un tunisino di 25 anni, clandestino e senza fissa dimora, e’ stato arrestato perche’ colpito da un provvedimento di espulsione e da un ordine del questore di Reggio di abbandonare il territorio nazionale, entrambi emessi il 3 febbraio; in carcere anche un marocchino di 31 anni, colpito da un ordine di carcerazione emesso a gennaio dalla Procura di Modena per una pena di sei mesi di reclusione.