Il Trauma Center dell’Ospedale Maggiore, negli ultimi due anni ha registrato più di 350 ricoveri di traumi gravi, di cui 290 in rianimazione, facendo di questo reparto il centro con la maggiore casistica a livello nazionale.

Tutto ciò attraverso una profonda e reale integrazione tra le diverse specialità presenti: Pronto Soccorso, Medicina Urgenza, Chirurgia d’urgenza e del trauma, Ortopedia-Traumatologia, Rianimazione-118, Neurochirurgia d’urgenza e del trauma, Radiologia, Chirurgie specialistiche toracica e vascolare, Servizio Trasfusionale, Anestesia, Terapia Intensiva.
Il Trauma Center dell’Ospedale Maggiore, punto di riferimento per la provincia di Bologna, riceve il 92% dei traumi gravi direttamente dal territorio, attraverso il 118 e la cooperazione con la Azienda Usl di Imola.

Di tutto questo si parlerà il 24 e 25 febbraio, al convegno “Trauma: Update and Organization” promosso dai Trauma Center delle Aziende Usl di Bologna, Parma e Cesena, presso il Royal Hotel Carlton,Via Montebello 8, Bologna.

L’obiettivo del convegno è quello di spaziare dall’organizzazione del sistema per i traumi, e dall’impatto economico che ne discende, agli aspetti clinici che caratterizzano, anche con i punti controversi, l’attività assistenziale sul traumatizzato coinvolgendo tutte le figure che ruotano attorno al politrauma attraverso l’unica logica, quella della multidisciplinarietà, che consente di affrontare temi così vasti e di trattare una patologia così complessa.

Il giorno successivo al convegno, domenica 26 febbraio, presso il centro di simulazione Simulearn, a Bologna in via Gobetti 52/2, verrà realizzato il primo corso italiano di Macrosimulazione sul Trauma Grave, che consentirà agli allievi di cimentarsi nel trattamento simulato in Emergency Room di un grave politrauma all’interno di una struttura che riproduce tutte le caratteristiche reali, e attraverso l’impiego di un manichino che simula tutte le funzioni vitali del paziente. La possibilità di riprendere le equipe che “simulano” consente, rivedendo i filmati, di confrontarsi sulle problematiche emerse (cliniche, di individuazione delle priorità e di comunicazione tra i componenti delle equipe) per imparare dagli errori.
Gli istruttori provengono dai Trauma Center dell’Ospedale Maggiore di Bologna, Niguarda di Milano e San Camillo di Roma; i partecipanti sono 20 (medici di emergenza, anestesisti-rianimatori e chirurghi) provenienti da numerose regioni italiane.

La Regione Emilia Romagna, prima in Italia ha sviluppato all’interno del Piano Sanitario Regionale 1999 2002 il concetto di rete anche per il sistema di risposta al traumatizzato, secondo il modello di rete Hub & Spoke (ove gli Hub sono i centri di riferimento e gli Spoke i “raggi” periferici connessi al centro). Sono stati individuate quindi tre aree, che costituiscono i tre Trauma Center regionali (Parma, Bologna e Cesena).
Alcune eccellenze sono state implementate, in cooperazione con la rete regionale e non solo: con i Trauma Center del San Camillo di Roma e dell’Ospedale di Udine è stato realizzato, con fondi derivanti da una ricerca finanziata dal Ministero, un registro dei Traumi Gravi, che ha coperto per 12 mesi tutti i ricoveri nei tre Trauma Center, con la creazione di un data-base web-based che rappresenta a tutt’oggi la più importante esperienza italiana. I risultati, saranno presentati al convegno dal coordinatore Dr. Dibartolomeo di Udine, assieme a quelli del più importante Registro Traumi Europeo (EuroTARN), che sarà oggetto della relazione della coordinatrice inglese Fiona Lecky.
In collaborazione con la Agenzia Sanitaria Regionale dell’Emilia – Romagna è stato sviluppato, inoltre, un progetto sull’analisi dei costi derivanti dall’attività dei tre Trauma Center regionali (progetto FinTRer), e che verrà presentato con le analisi definitive durante i lavori del convegno.