E’ passata una settimana dall’inquietante episodio dell’incendio di alcuni camper e un furgone.
Un atto che, a mio parere, sembra più grave di quanto si pensava. Sembra che alcune telecamere abbiano filmato l’accaduto. Non si hanno notizie se qualcuno è stato riconosciuto e tutti tacciono.

Non ci si troverà forse di fronte ad un’azione portata a termine da qualche gruppo che una volta smascherato turberebbe molto gli animi e farebbe aumentare la paura fra i cittadini?

Il responsabile alla sicurezza, il sindaco Graziano Patuzzi, non sembra preoccupato più di tanto. Forse pensa che tutto cadrà nel dimenticatoio e fra pochi giorni nessuno si ricorderà più dell’accaduto ad eccezione dei proprietari dei mezzi.Si sbaglia però! I cittadini hanno il diritto di avere notizie e devono essere informati se ci sono degli sviluppi nelle indagini del caso.

Forse non a caso stata fatta un’azione di controllo nello stabile di via Adda.Gli indizi degli inquirenti forse conducono lì? Il risultato è che sono stati pizzicati alcuni dei tanti clandestini che ci sono, naturalmente extracomunitari, sono stati arrestati e presumibilmente, nel giro di pochi giorni, saranno già in circolazione, con un foglio di espulsione in tasca, sotto gli occhi di tutti, forze dell’ordine e amministrazione compresa. A questo si potrebbe intervenire espellendoli.
Perché non si fa? Perché non si applica la legge Bossi-Fini che prevede tale soluzione? Forse fra non molto ci sarà una sanatoria e questi individui saranno regolarizzati e si vorrà dare loro il diritto di voto. Tali voti quasi sicuramente saranno della sinistra la quale sta vendendo l’Italia a poco prezzo in cambio del potere. Ne dà la prova l’autorizzazione alla manifestazione islamica che si è svolta sabato 11 febbraio a Reggio Emilia. Circa duemila manifestanti hanno messo in crisi una città condizionando le abitudini dei cittadini e dei commercianti del centro. Tale manifestazione era per protestare contro la pubblicazione delle ormai famose e scontate vignette che hanno offeso l’islam. I famigliari del prete assassinato in Turchia da un islamico forse non sono stati offesi? I cristiani devono sempre subire e dire che tutto va bene? Reggio Emilia è il paese di Romano Prodi e di Daki.

Il primo è il rappresentante del centrosinistra; il secondo rappresenta la parte più fondamentalista di una religione che ha come obiettivo islamizzare chiunque non sia musulmano. Due leader che sembra vadano a braccetto!
Come si giustificherà Romano Prodi in vacanza sulle colline di Carpineti alle domande dei suoi paesani che pretenderanno spiegazioni in merito? Certamente non vorrei trovarmi nei suoi panni. E’ ormai noto che il malcontento serpeggia anche da quelle parti. Chissà che non parta proprio da là una protesta che metta in condizioni il “Professore” di vergognarsi di ciò che sta facendo. Non sarebbe mai troppo tardi!


FRANCESCO MENANI segretario Lega Nord Padania Sassuolo