Il segretario generale della Fiom nazionale Gianni Rinaldini ha concluso in tarda mattinata il dibattito del congresso regionale della Fiom Emilia
Romagna, che si è aperto ieri a Cervia.


Il leader della Fiom ha ripreso innanzitutto la vicenda contrattuale, valorizzandone gli esiti positivi. “Siamo di fronte al fatto – ha
sottolineato – che Federmeccnica non è passata nel tentativo di ridurre, se non annullare, il ruolo delle Rsu sull’orario di lavoro. Una questione
delicatissima, che sarà inevitabilmente uno degli aspetti di fondo del dibattito e delle scelte del congresso nazionale della Cgil. E’ chiaro che
nel nuovo sistema di regole verrà riproposto da Confindustria alle confederazioni ciò che i metalmeccanici hanno respinto. E il nuovo sistema
di regole non rappresenta un problema di ingegneria contrattuale, ma una questione politica dirimente per il futuro del mondo del lavoro; riguarda infatti funzione e ruolo del sindacato a partire dalle Rsu.”
Sempre nel merito della vicenda contrattuale, Rinaldini ha ribadito il
velore generale che riveste per tutto il movimento sindacale la scelta unitaria assunta da Fim, Fiom, Uilm del referendum per l’approvazione dell’accordo, che riguarda un punto centrale del tema democrazia, considerando anche il fatto che sull’accordo si sono già pronunciati gli organismi dirigenti e l’assemblea dei cinquecento.

Rinaldini si è poi soffermato sull’appuntamento del vicino congresso nazionale Cgil, riferendosi ai risultati della campagna congressuale, in
particolare sulle votazioni alle tesi alternative. “Mi riservo di verificare – ha affermato – se esiste ed è stato rispettato un rapporto corretto tra voto degli iscritti, delegati e formazione degli organismi
dirigenti. Su questo ultimo aspetto mi risultano strani ragionamenti che paiono prescindere, in alcune strutture territoriali e regionali, dal voto
reale espresso dagli iscritti e questo non è accettabile. Anche sui delegati mi giungono notizie preoccupanti. E’ bene che si sappia fin da
subito, e non dopo, che se risultasse fortemente indebolita la rappresentanza delle tesi alternative che ho presentato, e viceversa risultassero sovrarappresentate altre tesi, si aprirebbe inevitabilmente al congresso nazionale un problema democratico di vita interna della Cgil,
perchè fino a prova contraria democrazia vuol dire una testa-un voto”.

Il congresso regionale Fiom Emilia Romagna prosegue questo pomeriggio con la seduta per soli delegati, che voteranno i documenti e gli organismi dirigenti.