L’assessore alla Mobilità Daniele Sitta ha inviato una lettera a Matteo Monteverdi della Direzione regionale Trenitalia Emilia-Romagna e, per conoscenza, all’assessore ai Trasporti della Regione Emilia-Romagna Alfredo Peri e all’assessore alla Mobilità della Provincia di Modena Egidio Pagani, per protestare contro i disagi e le disfunzioni che caratterizzano il servizio ferroviario, gestito da Trenitalia, in Emilia-Romagna.

Ne ha dato notizia lo stesso Sitta nel corso del Consiglio comunale, in risposta ad un’interpellanza di Sergio Rusticali (Sdi) con cui si segnalava la situazione di degrado e si chiedeva di “assumere tutte le iniziative necessarie nei confronti del Ministero dei Trasporti, delle Ferrovie dello Stato e in accordo con la Regione Emilia Romagna al fine di ripristinare una situazione indecente, incivile, che pesa sui cittadini pendolari il cui unico torto è quello di pagare un biglietto assai caro”.

Nel corso della presentazione dell’interpellanza è intervenuto anche Mauro Tesauro (Verdi) che ha sottolineato come si sia di fronte ad una “situazione letteralmente vergognosa. Orari bislacchi, ritardi cronici, treni affollati, una situazione che si ripercuote sulla pelle di chi viaggia. E’ inaccettabile l’inerzia delle Ferrovie dello Stato, che avrebbero l’intenzione di smantellare l’intera rete nazionale per privatizzarla a venderla al migliore offerente”. Anche Achille Caropreso (Forza Italia) è intervenuto, mettendo in rilievo che “la tratta Modena-Bologna è diventata una sorta di piccolo Bronx, che negli ultimi tempi è addirittura peggiorata”.

Sitta ha condiviso l’analisi dei due consiglieri, sottolineando anche che “Modena era tra le città che avevano dato iL proprio assenso alle proposte di Trenitalia per il potenziamento della tratta regionale, ma vedere tutto ciò distrutto da un comportamento gestionale che ha assunto livelli inaccettabili fa male al cuore, perché così non si incentiva l’utilizzo del treno”.

Nella lettera inviata a Trenitalia si dichiara che ”pur riconoscendo che con l’attivazione del nuovo orario, entrato in vigore il 12 dicembre, sono aumentate le opportunità di relazione tra Castelfranco Emilia ed il capoluogo provinciale, ci è doveroso segnalare la ormai cronica inefficienza di Trenitalia nella gestione del servizio. La lacunosità del servizio, in fasce orarie importanti, il sistematico ritardo che caratterizza i treni regionali, interregionali ed intercity, la costante carenza di materiale rotabile che compone i treni locali sia in termini di igiene delle carrozze e di composizione dei treni, con particolare riferimento agli orari più significativi per la mobilità dei pendolari, i frequenti casi di incidenti sulle linee (problemi relativi al segnalamento, guasti al materiale rotabile, di sicurezza nell’ accessibilità nelle stazioni), fortunatamente non sempre con conseguenze per gli utenti, sono problematiche ormai radicalizzate nel servizio ferroviario della nostra regione”.

La lettera prosegue segnalando che “a ciò si aggiungono carenze manutentive inaccettabili a livello delle infrastrutture della Stazione di Modena, a partire dallo stato di degrado del binario 5, segnalato da tempo come causa di incidenti di viaggiatori e sul quale nulla ancora si è fatto. Sicuramente – prosegue Sitta nella lettera – questa situazione rappresenta un grave handicap per la mobilità nella nostra regione determinando condizioni di impraticabilità e disaffezione all’ utilizzo del mezzo ferroviario per gli spostamenti interprovinciali, certamente massicci nella nostra realtà”.

Sitta conclude che “a fronte dei sempre gravi problemi di mobilità a livello regionale che determinano continue situazioni di congestione sulla rete stradale e gravi condizioni di inquinamento atmosferico è necessario uno sforzo comune, che veda coinvolte le istituzioni ai vari livelli, per determinare, attraverso un serrato confronto con il gestore del servizio ferroviario, una radicale inversione di tendenza garantendo la più ampia condizione di efficace utilizzo della rete ferroviaria regionale, modalità di spostamento prioritaria ed imprescindibile per tendere a governare positivamente la mobilità in Emilia-Romagna”.