Si è svolto ieri a Bologna il previsto incontro delle associazioni dei consumatori e comitati dei pendolari di Emilia Romagna e Lombardia con una folta delegazione di Trenitalia, per un ulteriore tentativo di soluzione delle gravissime conseguenze dell’introduzione del nuovo orario FS.

Pur in presenza di un atteggiamento dilatorio di Trenitalia, la stessa società ha accettato di confrontarsi sulla proposta delle associazioni di un “ripristino di un sistema di relazioni interregionali sulle tratte Bologna-Torino, Bologna-Genova, Milano-Ancona e la possibilità per pendolari e utenti occasionali, di accesso agli IC che hanno sostituito treni IR utilizzando la tariffa ordinaria 1”. Oggetto di confronto anche un primo blocco di disservizi e criticità che le associazioni hanno evidenziato. Per rispondere in concreto a queste irrinunciabili richieste ed altre quali le coincidenze di Piacenza e Fiorenzuola, carrozze chiuse o non riscaldate, affollamento, Trenitalia si è riservata una risposta dopo un confronto con le Regioni interessate. Durante l’incontro, Trenitalia ha manifestato la mancanza di una strategia per contrastare l’ondata di disservizi e ritardi cronici del trasporto ferroviario. Incredibilmente, Trenitalia ha ritenuto di presentarsi al “tavolo tecnico” senza alcun dato di riferimento per tentare di spiegare ciò di cui viene accusata.



In questa fase diviene centrale il ruolo della regione Emilia Romagna. Se sono state sottovalutate in dicembre le pesanti ricadute del nuovo orario sugli utenti in termini di disagi e sovrapprezzi ora, l’intenzione anticipata dall’assessore Peri di “modificare profondamente” il nuovo orario, deve trovare immediata e positiva conseguenza. La regione e Trenitalia sappiano cogliere le proposte di associazioni e utenti, valorizzando il ruolo del CRUFER, per ricostruire una “normalità” nel trasporto ferroviario. In caso contrario diventa conseguenziale un ulteriore appesantimento delle proteste, la cui portata non è oggi prevedibile. Federconsumatori ritiene necessario programmare incontri specifici tra le rappresentanze dell’utenza, la Regione e Trenitalia per l’analisi dei problemi delle singole linee ferroviarie emiliano-romagnole.



Per quanto detto, vanno previsti ulteriori momenti di mobilitazione e di lotta, per ottenere una migliore tutela degli utenti come, ad esempio, un sistema di risarcimento dei disservizi a favore di pendolari e abbonati. Dopo questi primi risultati della mobilitazione degli utenti, deve essere ancora migliorata l’informazione per gli utenti e la coesione fra associazioni e comitati delle diverse regioni. Se il confronto in atto non dovesse produrre i risultati attesi, proteste come lo “sciopero del biglietto” saranno conseguenti: si paga per un servizio non per patire disagi e sofferenze.