Le Camere ardenti del nuovo ospedale di Sassuolo hanno spazi insufficienti e non assicurano un’adeguata riservatezza ai familiari dei defunti.
Lo afferma il sindacato pensionati Fnp-Cisl di Sassuolo, al quale sono giunte in questi giorni lamentele e segnalazioni da parte di persone recatesi in ospedale per rendere l’estremo saluto a parenti o conoscenti deceduti.


«Lunedì scorso 16 gennaio, alle ore 19 – riferisce la Fnp – la presenza contemporanea di tre feretri ha costretto molte persone a restare fuori dalle Camere ardenti, impedendo ai più di salutare i familiari dei defunti. Il giorno dopo alle ore 14, nel momento più delicato di raccoglimento, gli addetti di una ditta di onoranze funebri, impegnati con un altro feretro, hanno disturbato i parenti creando disagio e imbarazzo». Tutto questo avviene, secondo i pensionati Cisl, perché i locali che ospitano le Camere ardenti non sono sufficientemente ampi, ma soprattutto perché sono strutturalmente mal concepiti: due stanze possono ospitare due feretri ciascuna.
«Nel vecchio ospedale di Sassuolo gli spazi erano ancor più ridotti, ma almeno veniva garantita la riservatezza delle persone grazie a “separès” messi tra un feretro e l’altro. Nel nuovo ospedale, invece, – sostiene la Fnp – è stata aumentata la capienza a scapito del comfort. In pratica il servizio è peggiorato e comprensibilmente i cittadini si lamentano. Pertanto – conclude il sindacato pensionati della Cisl – chiediamo all’Azienda Usl e alla società Ospedale di Sassuolo spa di intervenire al più presto per eliminare questi disagi, resi meno accettabili dalla particolare circostanza in cui si presentano».