Il servizio di Mediazione Familiare fornito dal Centro per le Famiglie del Comune di Modena intende offrire un aiuto ai genitori separati per continuare a pensare insieme il futuro dei figli. Il servizio ha visto negli anni un continuo aumento delle richieste.

Nel 2004 sono stati 75 gli interventi realizzati (tra consulenze e interventi di mediazione familiare): 34 richiesti dalle madri, 31 sollecitati dai padri, i restanti da entrambi i genitori. L’anno precedente gli interventi erano stati sollecitati in maggior misura dai padri. Dai dati relativi al 2004, messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, risulta che le richieste giunte ai 19 Centri per le famiglie del territorio regionale sono state complessivamente 515.

Quello di Modena continua a confermarsi il Centro più attivo appena dopo Parma (79 richieste). La maggior parte dei genitori modenesi ha contattato il Centro autonomamente (51); una minoranza vi è stata indirizzata da un avvocato (8), dal Servizio psicologico (7), dal Servizio sociale (3), dal Tribunale per i Minori (1) o da altri. E’ aumentata rispetto all’anno precedente anche l’età dei richiedenti: la maggior parte delle madri (36) avevano un’età compresa tra i 35 e i 39 anni, per lo più di professione impiegate. Si tratta di donne separate o che hanno deciso di farlo; il Centro infatti interviene solo se c’è un processo di separazione in atto.

Uguale è, quindi, lo stato civile dei padri richiedenti; l’età media, in questo caso, s’innalza leggermente, mentre quella impiegatizia è ancora la condizione professionale più diffusa. I motivi per cui i genitori si sono rivolti al Centro per le Famiglie sono soprattutto legati a problemi relazionali con i figli o alla mancata condivisone degli accordi separativi.

I bambini di cui stiamo parlando sono complessivamente 115 (90 nel 2003), la maggioranza con un’età compresa tra i 6 e i 10 anni (47), 39 non superavano i 5 anni d’età e 19 avevano tra gli 11 e i 13 anni quando i genitori si sono rivolti al Centro. Rispetto agli anni precedenti aumenta il numero di affidamenti congiunti (4), ma nella stragrande maggioranza dei casi (67) i figli restano alle madri, che si confermano anche essere il genitore che ha deciso la separazione nella maggior parte dei casi (49) ; solo in 6 casi la decisione è stata condivisa da entrambi.

Un dato positivo: rispetto all’anno precedente sono aumentati gli interventi del Centro che si sono risolti in mediazioni familiari, 38 rispetto ai 30 del 2003. Quando non ci sono le condizioni per mediare tra i partner – affinché ci sia mediazione è indispensabile che entrambi lo vogliano e siano intenzionati a raggiungere un accordo sulla gestione e l’educazione dei figli – i mediatori si limitano a fornire una consulenza ad uno dei due.
Il servizio di consulenza è a disposizione anche delle scuole attraverso corsi di formazione per insegnanti che aiutano a comprendere i problemi educativi sorti da una separazione.