Il Piano territoriale Comunale è lo strumento con cui una comunità riconosce ed afferma i valori del proprio territorio, determinando le regole per il suo uso, ovvero, l’organizzazione degli insediamenti e le istanze per lo sviluppo che è un elemento essenziale della qualità della vita.

A distanza di circa 12 anni dall’ultimo P. R. G. stanno procedendo i lavori per giungere alla stesura definitiva del Psc. Come appare ovvio, data la complessità del tema, le considerazioni che seguono non hanno la pretesa di esaurire l’argomento attraverso una verifica sugli effetti derivati dalle scelte che si adotteranno in sede di pianificazione degli interventi ma vuole essere, piuttosto, un piccolo contributo al dibattito sulla questione.
La manovra dovrebbe essere varata, come ipotizzato dall’assessore all’urbanistica Giancarlo Diamanti, entro Febbraio.

Da voci che si rincorrono in Piazza Piccola e sui giornali, i tre punti più scottanti sembrerebbero: l’area Cisa Cerdisa, l’area ex Goya e Salvarola Terme.

Per Salvarola sembra allo studio un insediamento urbano di tipo residenziale di alto pregio. Sarà sicuramente destinato a persone che abbiano risorse economiche elevate. Salvarola Terme è una collinetta di Sassuolo che ospita, oltre alle terme, un buon complesso alberghiero e, specialmente in estate, è meta molto gettonata in quanto a pochi minuti di strada da Maranello, Fiorano, Castellarano, Casalgrande ecc…
Raggiungendo questo paradiso si riesce a sfuggire alla calura essendo completamente immersi nel verde. Deturpare un simile luogo, che è un punto di riferimento e il fiore all’occhiello di Sassuolo, con un complesso abitativo, sarebbe uno scempio e sconvolgerebbe l’equilibrio esistente nella zona. Allo stesso modo consideriamo un patrimonio storico artistico la zona parco, non solo perché sotto tutela ma anche perché Salvarola potrebbe essere una continuazione dello stesso parco. Speriamo che prevalga la razionalità nel modo di valutare le cose. Sarebbe deprimente trasformare una bellezza di Sassuolo in una colata di cemento di cui solo pochi riuscirebbero a beneficiare.

La città è un organismo vivente e come tale ha assoluta necessità, oltre che ovviamente di conservare la propria memoria storica, di darsi ragione di crescita salvaguardando il diritto all’ambiente, indirizzato secondo dinamiche di sviluppo e progresso. Essa ha assoluta necessità di ritrovare fiducia e speranza nel proprio futuro e ritrovare l’ottimismo in termini di sviluppo qualitativo e quantitativo.

Il nuovo PSC pertanto non dovrà proporre progetti che siano il frutto di scelte urbanistiche obsolete, in netto contrasto con una moderna cultura ambientalista, basati per lo più su sfruttamento intensivo del territorio e dettati da logiche puramente economiche. Il patrimonio edilizio residenziale esistente è forse più che in esubero rispetto alle necessità, dato che ci sono diverse abitazioni vuote o sfitte e aree edificabili pronte per essere cementate. Ricordiamo ed evidenziamo che il nuovo Psc dovrà tenere in considerazione non solo la tutela dei beni culturali ma dovrà prevedere parchi territoriali, i quali oggi sono carenti nel territorio e necessari per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
E’ l’ora dunque di rimettersi al lavoro per ottenere una città che raggiunga le aspettative da parte di chi vive o dimora sul territorio.



Francesco Menani
segretario Lega Nord Padania Sassuolo.