Ricordate il Natale di una volta? Era il giorno più atteso dell’anno da parte dei bambini, il giorno del presepe e dell’albero, il giorno in cui tutti ci sentivamo più buoni, il giorno in cui tutta la comunità si riconosceva in una tradizione plurimillenaria e ognuno si sentiva preso da quell’atmosfera “speciale” che solo in quel giorno si avvertiva.


Sembra di parlare di un secolo fa, tanto le cose sono cambiate. Già da parecchi anni, infatti, il Natale é diventato sempre più consumistico il che ci ha fatto a poco a poco dimenticare i profondi valori spirituali che lo caratterizzano. Ci siamo così sempre più legati alle cose, ai regali, alle luminarie, agli aspetti più esteriori e materiali e molto meno all’autentico significato religioso di questa ricorrenza.


Da qualche anno a questa parte poi, assistiamo impotenti a un’autentica deriva laicista del Natale. Col pretesto, infatti, della presenza di minoranze extracomunitarie fra gli alunni, insegnanti e presidi iperzelanti di varie scuole hanno sostituito il presepe e l’albero con manifestazioni di festa di carattere neutro per non offendere la sensibilità religiosa di chi non é Cristiano, o meglio, per non essere ipocriti, di chi é musulmano.
L’ultimo caso ci viene dalla vicina Castelfranco Emilia, ove nella scuola materna Walt Disney hanno abrogato il Babbo Natale sostituendolo con un simbolo laico ed alternativo. Fortunatamente, vista l’irremovibilità del corpo insegnante dal recedere da questa decisione, ci penserà la Lega Nord Padania ad inviare un Babbo Natale che distribuirà i doni ai bambini il 23 Dicembre all’uscita della scuola.


Pare incredibile, ma questa cultura del relativismo che tutto appiattisce, menzionata recentemente anche da Papa Ratzinger, sta avanzando e sta distruggendo con le nostre tradizioni il nostro senso della comunità e quindi il bene più grande che abbiamo:la nostra identità.

Alla base di tutto questo é difficile non pensare che non vi sia un progetto. A questa sinistra globalizzatrice, che non ha voluto ancora fare i conti col suo fallimento storico, non sembra vero di poter disporre del maglio islamico per destabilizzare e abbattere le radici della nostra tradizione e storia col fine di instaurare quei “nuovi” modelli culturali e sociali a lei tanto cari. Non importa, ovviamente, se questo ci espone e ci esporrà sempre più a gravissimi pericoli. Il fine giustifica i mezzi!

Non tutto é però perduto se sapremo reagire diventando profondamente consapevoli di quanto ci stanno facendo. Facciamolo dunque cominciando a recuperare nel profondo del nostro animo il Natale e il suo significato.


BUON NATALE A TUTTI DA PARTE DI TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE DELLA LEGA NORD.

Anna Tiziana Risola

Capogruppo LEGA NORD PADANIA – Sassuolo