L’impegno a sostegno della ricerca sulle malattie genetiche all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. L’Ateneo sottolinea con una giornata di studio, venerdì 16 dicembre, la sua partecipazione alla maratona di Telethon.

Anche l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia partecipa alla mobilitazione nazionale di sostegno alla ricerca, promossa nell’ambito della maratona di Telethon, organizzando un incontro di studio che consentirà di presentare e far conoscere al pubblico alcune delle attività di studio sulle malattie genetiche che vedono impegnati i gruppi di ricerca locali.

L’iniziativa, ospitata nell’Aula Magna del Centro didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia (via del Pozzo 70 – Policlinico) a Modena, si svolgerà venerdì 16 dicembre alle ore 15,00.
Dopo il saluto del Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Gian Carlo Pellacani, toccherà al prof. Sebastiano Calandra Buonaura, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, presentare il significato dell’iniziativa ed inquadrare l’importanza del fondamentale lavoro fatto dai gruppi di ricerca operanti a livello di Ateneo.
Quindi, seguiranno alcune relazioni scientifiche che toccheranno:
1) “Le malattie genetiche ‘marziali’”, affidata la prof. Antonello Pietrangelo del Centro Malattie Ereditarie e Metaboliche del Fegato dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena.
2) “Un nuovo meccanismo per comprendere le distrofie muscolari”, che verrà illustrato dalla prof. ssa Rossella Tupler del Dipartimento di Scienze Biomediche.
3) “Verso la terapia genica delle malattie genetiche della pelle”, su cui si soffermerà il prof. Michele De Luca del Dipartimento di Scienze Biomediche.
4) “Il ruolo della UILDM a sostegno dei pazienti con Distrofia Muscolare”, che verrà presentato dalla prof. ssa Maria Lugli, Presidente della sezione di Modena dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia muscolare.

Toccherà, poi, al prof. Stefano Ferrari, Preside della facoltà di Bioscienze e Biotecnologie, esporre alcune considerazioni conclusive su questa giornata, che vuole proporre la forte attenzione dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia nel settore dello studio e dell’impiego delle cellule staminali, testimoniato – tra l’altro – dal reclutamento nel proprio organico di ricercatori di fama internazionale, che hanno portato i risultati della propria ricerca non solo sul piano della ricerca di base, ma anche su quello delle nuove potenzialità terapeutiche e delle loro applicazioni in clinica.