Circa 70 disobbedienti dalle 8.30 hanno formato un presidio di protesta davanti alla sezione Gip del tribunale di Bologna dove e’ in programma l’udienza preliminare per l’assalto al Centro di Permanenza Temporanea del capoluogo emiliano (Cpt) avvenuto il 25 gennaio 2002.

In occasione del blitz contro il Cpt, che all’epoca era in costruzione, furono denunciati 48 ”attivisti del movimento”, come si autodefiniscono, fra i quali il leader dei disobbedienti del nord est Luca Casarini e il Verde Antonio Amorosi, ora assessore alla Casa del Comune di Bologna. Fra le accuse contestate dal Pm Antonio Rustico ci sono quella di invasione di edificio ma anche, per alcune persone, quelle di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in seguito agli scontri con le forze dell’ordine che seguirono il blitz e che videro diversi Carabinieri e Poliziotti medicati al pronto soccorso.
Davanti alla sede del Gip, sin dal primo mattino c’erano numerosi agenti della Digos, oltre a poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa. Fra i disobbedienti, poco prima delle 10 e’ comparso anche il parlamentare dei Verdi Paolo Cento, oltre al consigliere comunale e il sgretario cittadino di Rifondazione Comunista, Valerio Monteventi e Tiziano Loreti.