Al via domani i lavori congressuali che sanciranno ufficialmente la nascita della Filcem/Cgil in rappresentanza dei lavoratori modenesi della
ceramica-chimica, gomma-plastica, elettricità e gas-acqua. La nascita della Filcem provinciale, costituita formalmente a Modena come struttura di secondo livello nel luglio scorso, porterà al definitivo scioglimento delle categorie Filcem e Fnle che confluiranno in essa.


I lavori del 1° congresso costitutivo della Filcem/Cgil provinciale si aprono domani pomeriggio martedì 13 dicembre alle ore 14.30 (e sino alle 18) con il rapporto di attività del segretario in carica Olinto Artioli e proseguono con i saluti degli ospiti invitati: rappresentanti di categoria di Cisl e Uil, delle istituzioni e delle associazioni economiche. Il lavori proseguono l’intera giornata di mercoledì 14 dicembre (inizio ore
9.30) con il dibattito e le conclusioni intorno alle ore 12 di Manuela Gozzi segretario regionale Filcem/Cgil.
Nel pomeriggio, dopo la pausa
pranzo, sono previsti l’espletamento delle pratiche congressuali, l’elezione degli organismi dirigenti di categoria e l’elezione dei delegati alle istanze congressuali superiori.

Ai lavori congressuali partecipano Maurizio Dondi della segreteria provinciale Cgil, Giancarlo Straini della segreteria Filcem/Cgil nazionale e 160 delegati eletti (nella proporzione di 1 delegato ogni 50 iscritti) nelle 250 assemblee svolte da metà ottobre nei luoghi di lavoro sul territorio provinciale rivolte ad una platea di 6.150 iscritti (al 31.12.04).

La nuova Federazione che nascerà formalmente dal congresso, darà vita ad un soggetto più grande e con più forte potere contrattuale a difesa dei
diritti dei lavoratori. In relazione al settore chimico-ceramico, la Federazione sarà impegnata nel
duplice versante dei rinnovi contrattuali e della gestione delle crisi aziendali che stanno interessando il comparto ceramico e il biomedicale.
A metà del prossimo anno scadono infatti tutti i principali contratti di
categoria e da gennaio 2006 la Filcem sarà particolarmente coinvolta nella elaborazione della piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale del settore ceramico che interessa 18.000 addetti del distretto sassolese, sui 30.000 a livello nazionale. Il sindacato rivendica aumenti oltre
l’inflazione per un reale recupero del potere d’acquisto dei lavoratori, e misure di salvaguardia e rilancio del distretto ceramico attraverso intese
con le associazioni datoriali. Le richieste si concentreranno, da un lato, sulla salvaguardia dell’occupazione per gestire la riconversione-ricollocazione degli esuberi puntando su riqualificazione e formazione professionale.

Dall’altro, sulle politiche per l’innovazione e la ricerca creando positive sinergie fra tutti i comparti della filiera produttiva, dalle imprese del settore meccatronico, alle smalterie sino ai produttori finali di piastrelle.
Prioritaria rimane poi nell’azione della categoria, la valorizzazione dei delegati attraverso la formazione sindacale classica e quella su
prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Per quanto riguarda i settori gas-acqua ed elettricità che occupano a Modena e provincia circa 1.100 addetti, il sindacato è di fronte alle sfide
poste dai processi di fusione (Meta-Hera), trasformazione e riorganizzazione (è prossimo il trasferimento di parte della rete provinciale Enel a Meta con relativo personale che ammonta a 42 addetti) che interessano le aziende multiservizio a valenza ambientale per effetto della liberalizzazione. Il sindacato sostiene il superamento delle piccole realtà frazionate e la
creazione di poli aziendali interprovinciali, e in prospettiva anche interregionali, ma con chiare finalità industriali a garanzia della qualità
del servizio al cittadino-utente e delle tutele occupazionali e dei trattamenti economico-normativi dei lavoratori. La riorganizzazione di aziende multiservizio come Aimag e Sat con
l’ingresso di nuovi partner tecnologici/economici (per effetto delle disposizioni sulla realizzazione dei cicli integrati di acqua-gas-rifiuti) è seguita con attenzione dal sindacato per garantire tutele e sviluppo di nuovi posti di lavoro.