Un convegno con il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Pietro Lunardi e il presidente di Confindustria, Fiat e Ferrari Luca di Montezemolo ha inaugurato la 30ma edizione del Motor Show, il salone dei motori che, come ha ricordato il suo patron, Alfredo Cazzola, e’ stato inserito quest’anno nel Calendario internazionale dell’Automobile, prendendo il posto che fu del Salone di Torino fino al 2002 e riportando cosi’ l’Italia nel circuito che conta.


Un convegno con gli interventi dei prof. Paolo Del Debbio e Carlo Mario Guerci per fare il punto su un settore che ha subito una crescita impressionante nei 30 anni che sono trascorsi dal primo vagito della kermesse bolognese. Lo ha sottolineato proprio Cazzola, festeggiando il compleanno e i successi della manifestazione, e ricordando come in Italia nel 1975 si vendessero 1.200.000 auto, oggi 2,2-2,3 milioni in un anno.
Confronto anche tra la benzina, 0,23 euro al litro contro 1.24, e di spesa per la macchina: 1,6 miliardi di euro 30 anni fa contro 40,6 del 2005, con un mercato aumentato a dismisura per marche e modelli. Tra le varie anteprime mondiali che il salone bolognese propone, le tre ”straordinarie” (Cazzola ha ripetuto due volte l’aggettivo, visto che Montezemolo gli ha chiesto interrompendolo per un attimo se avesse detto effettivamente straordinarie) della Fiat.