Campagne isolate, aziende agricole in difficoltà, danni nei campi coltivati ad ortaggi, nelle serre e nelle strutture aziendali. Questo il primo bilancio tracciato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori sulleconseguenze dell’ondata di gelo e delle eccezionali nevicate che si sono abbattute in queste ultime ore sull’Italia, in particolare nel Centro-Sud.


Le regioni più colpite – afferma la Confederazione – sono l’Emilia-Romagna, le Marche, la Toscana, l’Abruzzo, l’Umbria, il Lazio, il
Molise, la Campania, la Basilicata, la Puglia e la Calabria. Gravi problemi si registrano soprattutto nel Potentino, nell’Irpinia e in tutte le zone
collinari e quelle a ridosso degli Appennini.

Le copiose nevicate, oltre a causare il crollo di serre e di strutture aziendali, hanno praticamente reso inaccessibili le strade di campagna che
conducono alle imprese agricole. ”Così – sottolinea la Cia – c’è il rischio di approvvigionamenti (mangime e foraggio) per il bestiame, mentre
si cominciano a verificare difficoltà nel trasporto del latte. Una situazione che, se il maltempo imperverserà ancora nei prossimi giorni, può divenire ancora più preoccupante”.

Per quanto riguarda i danni alle colture, secondo il monitoraggio dell’organizzazione agricola, ”si registrano conseguenze per le produzioni orticole di stagione in campo aperto”. Il repentino abbassamento delle temperature e le relative gelate hanno distrutto produzioni di zucchine, di
insalata, di cavoli, di cavolfiori, di cicoria, di radicchio, di carciofi.
”Dopo i danni causati dalle piogge torrenziali e dagli allagamenti delle scorse settimane (soprattutto nel Lazio, Umbria e Toscana), l’agricoltura, che già si trova in una profonda crisi strutturale, è costretta a registrare -sostiene la Cia- nuove pesanti difficoltà che rendono ancora
complessa l’attività dei produttori, i cui redditi sono in continuo e sensibile flessione”.