Piccoli clandestini che vivono di espedienti in un Paese di cui non conoscono la lingua, soli, senza genitori, dormendo e mangiando dove capita, esposti al rischio di criminalità, nei furti, nel mondo della prostituzione e dello spaccio di droga.

E’ per fronteggiare il dramma dei piccoli stranieri soli che 5 città italiane, Roma, Bologna, Milano, Torino e Ancona hanno deciso di mettere insieme le loro forze unendole a quelle di 4 città europee, Barcellona, Praga, Vienna e Wuppertal.

Ragazzi romeni, albanesi o dei Paesi del Maghreb – soprattutto maschi, ma sempre più anche femmine – che la scuola non sanno neanche cosa sia. Vittime della povertà, dell’emarginazione e anche della tratta dei minori. Molto spesso senza un nome, ma che la burocrazia cataloga con una sigla, ‘msna’, minori stranieri non accompagnati.