Un traffico illecito di rifiuti speciali è stato scoperto dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico e da quelli del comando provinciale di Ancona che, dalle prime ore del mattino, stanno eseguendo diverse ordinanze di custodia cautelare, perquisizioni e sequestri in impianti per il trattamento dei rifiuti.


Nell’indagine sarebbero coinvolte società che operano in diverse regioni del centro-nord Italia. I reati contestati sono di attività organizzata e finalizzata al traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti, truffa e falso in atto pubblico.

Nel corso dell’operazione, denominata ‘Star recycling’, sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari – emesse dal Gip di Ancona, Francesca Grassi su richiesta del pm, Paolo Gubinelli – nei confronti dei titolari di una società di gestioni dei rifiuti. Altre 31 persone sono state denunciate per attività organizzata finalizzata al traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti e truffa.

Le indagini dei carabinieri del Noe, coordinate dalla Procura di Ancona, avrebbero messo in luce una struttura organizzata che secondo l’accusa aveva come fine il traffico e lo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e no (come fanghi industriali, miscele di rifiuti, lana di vetro, oli e vernici).
Tali rifiuti da aziende di Veneto, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte ed Emilia Romagna venivano destinati a tre discariche di rifiuti urbani nella provincia di Ancona.