Nuovo incontro a Piacenza del coordinamento dei sindaci di citta le cui squadre giocano nel campionato di serie B: i primi cittadini si sono detti ancora contrari al campionato cadetto di sabato pomeriggio e intenzionati a continuare la loro battaglia per il ripristino del format dello scorso anno (partite al sabato sera e alla domenica pomeriggio).


Erano presenti, oltre a quella ospite, le amministrazioni di Vicenza, Terni, Cremona, Bologna, Brescia e Bergamo. Hanno inviato la loro adesione i comuni di Verona, Cesena, Modena e Catania.

Roberto Reggi, sindaco di Piacenza e portavoce del gruppo, ha spiegato che non sono imminenti nuove ordinanze e che, comunque, quello di novembre sara’ il mese decisivo per le sorti del contrasto con la Lega Calcio. ”Quella di oggi – ha detto – e’ stata una riunione tecnica per armonizzare le successive ordinanze, con delibere di tutti i consigli comunali sulle manifestazioni pubbliche, e utile a mettere a punto la strategia in campo legale”. Infatti era presente l’avvocato Garancini, rappresentante ufficiale del coordinamento.


La cautela degli amministratori locali ha una motivazione ben precisa: dopo che il sindaco di Verona si e’ visto costretto a interdire al sabato pomeriggio la zona dello stadio al mercato tradizionale, gli ambulanti della citta’ scaligera si sono rivolti al Tar. C’e’ dunque attesa per quella sentenza e per le conseguenze che potra’ avere, venendosi a sommare ad altre favorevoli ai sindaci (ad esempio quella di Catania). Insomma, nessuno ritiene di dover attendere il 19 dicembre, giorno in cui il Tar del Lazio si pronuncera’ sul merito della questione.

I sindaci si starebbero attivando per la ricusazione del giudice monocratico della seconda sezione del Tar laziale e, come gia’ piu’ volte detto, hanno confermato la volonta’ di ricorrere al Consiglio di Stato.