Mario Botta, uno dei più noti architetti del mondo, racconterà la ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano e altre sue opere recenti, come il Museo di arte contemporanea di Rovereto, il Museo d’arte contemporanea di Seul e la chiesa Giovanni XXIII di Seriate.

L’occasione è offerta dall’incontro “Architettura e cultura urbana”, in programma a Modena nella chiesa di San Carlo, in via San Carlo, giovedì 3 novembre alle 21 (ingresso libero, informazioni al numero 059 2032114 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30).

La lezione è promossa dall’Ufficio ricerche e documentazione sulla storia urbana del Comune in collaborazione con Legacoop Modena e Cooperativa di Costruzioni, l’impresa modenese che ha eseguito la ristrutturazione del Teatro alla Scala come capofila del gruppo di aziende che fanno riferimento al Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, vincitore dell’appalto del Comune di Milano.

Collaboratore di Le Corbusier e Louis I. Kahn, Mario Botta ha realizzato opere in tutto il mondo (dalle chiese ai musei passando per le prime case unifamiliari in Ticino), ha insegnato in Europa, Asia, Stati Uniti e America Latina ed è stato ideatore e fondatore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, dove è nato nel 1943.
Il suo lavoro è stato premiato con importanti riconoscimenti internazionali, fra i quali il Merit Award For Excellence in Design per il Museo d’arte moderna a San Francisco, il Swiss Award 2003 per la cultura e l’Annual Seoul Architectural Award.
Centrale, nell’opera di Botta, è il dialogo fra la memoria del territorio e le nuove domande che scaturiscono dai mutamenti dello spazio urbano. Questo sarà anche il filo conduttore della lezione modenese, che consentirà all’architetto di raccontare i lavori più recenti soffermandosi in particolare sulla ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano, caso esemplare della capacità di offrire alla città una immagine del futuro e dove il “nuovo” evidenzia la memoria dell’antico dialogando con i corpi di fabbrica storici del Piermarini.
Il percorso del Teatro alla Scala è emblematico anche della complessa relazione che lega gli attori che concorrono a definire, progettare e costruire la città di oggi: la committenza pubblica e privata, gli architetti, l’impresa.

La lezione di Mario Botta inaugura la serie autunnale delle lezioni di storia urbana promosse dal Comune di Modena e dedicate alla relazione fra architettura e progetto urbano nella città contemporanea.
Il teatro della Fondazione San Carlo ospiterà giovedì 10 novembre alle 21 la lezione di Carlo Olmo, direttore del Giornale di Architettura, (“La qualità dell’architettura nella Torino postolimpica”) e giovedì 17 novembre alle 21 la conferenza di Fulvio Irace, direttore della Sezione Architettura della Triennale di Milano, (“Nuove architetture e progetto di città: il caso di Milano”).