A Sassuolo la maggioranza politica, più che divisa appare disintegrata” questo il commento di Luca Caselli, Capogruppo Consiliare a Sassuolo e Consigliere Provinciale di AN sull’uscita dall’aula consiliare di tre esponenti della Margherita ( con conseguente interruzione del consiglio per mancanza del numero legale) su un ordine del giorno di PRC circa il commercio internazionale di armi e sul conseguente boicottaggio di alcune banche.


In dieci anni da consigliere non ricordo che sia mai avvenuto un episodio analogo: dopo il mio annuncio che le minoranze sarebbero uscite per denunciare la pretestuosità dell’ordine del giorno di PRC e dopo il mio appello alle forze moderate della maggioranza, è stato decisivo l’abbandono del Consiglio da parte di tre consiglieri della Margherita, che hanno così voluto stigmatizzare – insieme a noi – un documento fazioso e per nulla pertinente con i problemi della città”.


“La Giunta Pattuzzi assomiglia sempre di più a quella Cofferati di Bologna: un sindaco che viene da un’altra città, un’alleanza difficile con PRC, una politica di destra ( vedi lo sgombero di Via San Pietro) mutuata dal programma di AN e da noi appoggiata per senso di responsabilità, con l’opposizione di Rifondazione
” prosegue Caselli.


Il dato politico che ne emerge è duplice – conclude Caselli: da un lato, a livello locale, la maggioranza non esiste più nemmeno nei numeri del consiglio e sarebbe pertanto corretto che Pattuzzi rimettesse il suo mandato agli elettori, oppure che lo stesso sindaco si rimettesse in discussione, azzerando la Giunta e proponendo un governo di garanzia per la città insieme alle opposizioni. Dall’altro lato è evidente come la sinistra non riesca a governare insieme a Rifondazione neppure i comuni di medie dimensioni: ne tenga conto il Prof. Romano Prodi, che intende governare con l’On. Bertinotti addirittura l’intera Nazione”.