Quattro persone, originarie di
Napoli, sono state arrestate dagli agenti della Polizia di Bologna poco dopo aver commesso, nel pomeriggio di ieri, il furto di un orologio ‘Rolex’ del valore di circa 8-10mila euro. Contro i malviventi pendono ora le accuse di rapina aggravata, detenzione e porto d’armi da offesa. In manette sono finiti Enrico di Maio, Enrico Cigliano, Salvatore Matteo e Anna Montagna.


Una vera e propria banda organizzata, avezza da tempo a questo genere di operazioni, il cui modus operandi,secondo gli investigatori, e’ stato messo a punto in molte altre simili circostanze. Nello specifico, i 4 si trovavano all’interno di un Mac Donald’s nei pressi della tangenziale bolognese. L’atteggiamento da questi tenuto nel locale ha immediatamente suscitato i sospetti degli agenti, da tempo impegnati in servizi di controllo e contrasto a furti perpetrati da gruppi organizzati.



Abbandonato il locale, i 4 malviventi si sono diretti, a bordo di una macchina, verso un furgone noleggiato presso un’agenzia di Napoli, ben nascosto in via Zoni, nei pressi del Cierrebi. All’interno del mezzo, 2 motorini, intestati a cosiddette ‘teste di legno’, uno dei quali e’ stato poi utilizzato allo scopo, truccato,e la cui velocita’ poteva raggiungere i 140 km/h. Due di loro, Cigliano e Matteo, a bordo dello scooter, hanno individuato la vittima: un uomo di 40 anni circa al volante di una Porsche. Lo hanno accostato in via Murri e chiesto informazioni circa la strada da seguire. Il malcapitato, gesticolando, ha cosi’ mostrato il prezioso orologio. A questo punto lo hanno inseguito fino a via Albini; lo hanno costretto a scendere dall’auto e, puntandogli un coltello alla gola, gli hanno sottratto il Rolex.


Il fatto e’ accaduto intorno alle 18,45. A questo punto i due malviventi sono scappati con il motorino per raggiungere il furgone. Qui, pero’, ad attenderli, gli agenti che si erano appostati, attenti ai movimento di Montagna e Di Maio che fungevano da ‘staffetta’.



Mentre Matteo e Cigliano consegnavano loro la merce, e’ entrata in gioco la Polizia che li ha arrestati. Era Cigliano ad avere in mano il Rolex. Matteo, resosi conto della situazione, e’ risalito al volo sul motorino per darsi alla fuga, in direzione della stazione di Bologna, dove evidentemente avrebbe preso un treno per tornare a Napoli. Ma qui e’ stato definitivamente fermato. Tutti i malviventi, eccetto Cigliano, hanno precedenti penali. L’inchiesta e’ ora affidata al pm di Bologna Walter Giovannini.