Non è stata ricevuta dal ministro Letizia Moratti la delegazione di amministratori emiliano romagnoli che si è recata a Roma per rinnovare la protesta per la mancanza di insegnanti nelle scuole d’infanzia statali: 177 in tutta la regione, 26 a Modena in 14 comuni.

Insieme al vice presidente della Provincia Maurizio Maletti e all’assessore provinciale all’Istruzione Silvia Facchini c’erano i rappresentanti di Castelfranco, Soliera, Novi, Savignano, Guiglia e Ravarino.

Gli amministratori locali sono stati ricevuti dal direttore generale del ministero, Pasquale Capo, e dal direttore del personale, Giuseppe Cosentino, i quali hanno confermato “la disponibilità a valutare con attenzione la situazione del nostro territorio, ma senza nessun impegno a risolvere la questione” commenta l’assessore Facchini sottolineando la mancanza dei 26 insegnanti e le difficoltà per i Comuni a integrare i servizi part-time, anche nei casi in cui questo “è già avvenuto lo scorso anno e ci si attendeva legittimamente dal ministero il mantenimento degli impegni presi”. La situazione, inoltre, è resa “ancora più difficile dalla Finanziaria che taglia fondi agli enti locali e riduce le possibilità di fare nuovi contratti”.

In un successivo incontro a Palazzo Madama, gli amministratori locali hanno incontrato i parlamentari della regione sollecitandoli a intervenire attuando tutte le attività che riterranno opportune per “assicurare la generalizzazione dell’offerta formativa e la possibilità di frequentare la scuola dell’infanzia a tutti dotando le scuole delle necessarie risorse umane e finanziarie”.

Gli insegnanti mancanti sono richiesti a Campogalliano (sei per la statizzazione di tre sezioni), a Castelfranco (cinque), a Soliera (tre), a Guiglia (due) e uno a Carpi, Castelvetro, Formigine, Guiglia, Modena, Nonantola, Novi, Pavullo, Ravarino e Savignano.