Impianti fermi in tutti i Siti Produttivi: da Bologna a Rimini a Bari ad Anzio a Milano a Novara. Anche tra gli Impiegati ed i Tecnici l’astensione dal lavoro è stata alta: Bologna = 95%; Milano = 90%; Dilat Modena = 100%

FAI-FLAI-UILA ed i lavoratori del Gruppo Granarolo oltre 1900 addetti, hanno risposto così al Piano di Riorganizzazione fatto partire con 2 procedure di licenziamento collettivo (chiusura stabilimento di Rimini – chiusure e terziarizzazioni filiali e rete distributiva per un totale di 75 posti di lavoro) da parte della Granarolo. Un atto UNILATERALE della “Nuova Direzione” mentre era in corso il confronto col Coordinamento Nazionale sul Piano Industriale.


Un Piano Industriale illustrato in un incontro il 6 settembre, ed integrato solo successivamente il 3 ottobre, da un “Piano di Riorganizzazione” che rischia di vanificare le prospettive di consolidamento e sviluppo. Tutto ciò senza ancora presentarci un documento formale.



Granarolo in pochi anni è più che raddoppiata prevalentemente attraverso acquisizioni (ultime per importanza la Centrale latte Milano e il Gruppo Yogolat con i marchi YOMO – MERLO – PITTINICCHIO) ed oggi si presenta con un assetto di stabilimenti e marchi che potenzialmente può far fare un salto qualitativo ad un gruppo leader nel latte (soprattutto latte fresco) e nella Grande Distribuzione Organizzata ma che stenta a diversificarsi assumendo volumi e quote di mercato nello Yogurt, nei Caseari ed anche nella Distribuzione più tradizionale (Normal Trade) dove ci sono opportunità di crescita e maggiori margini di redditività.



Dichiara Giordano Giovannini Segretario Generale FLAI-CGIL Emilia Romagna:
“Abbiamo criticato ed espresso le nostre contrarietà al Piano dell’azienda, sia perchè non è accettabile la logica dei 2 tempi: prima si taglia e si razionalizza perché così si recupera competitività e margini per lo sviluppo, sia perché non ci sono gli elementi e le garanzie sufficienti per un consolidamento e crescita (insufficienti investimenti; ambiguità su linee di prodotto e marchi come Merlo; Yogurt Alta Qualità; Caseari; inadeguatezza sull’Innovazione di Prodotto)”.



“Anche qui, dichiara Franco CHIRIACO Segretario Generale FLAI-CGIL Nazionale presente oggi a Ca’Vecchia – Sasso Marconi (BO) al Comitato Direttivo della FLAI Emilia Romagna, rimarchiamo quello che, purtroppo, sta avvenendo in molti Gruppi che crescono attraverso le acquisizioni ed una esposizione finanziaria che tolgono risorse alle aziende per gli investimenti.

Abbiamo salutato positivamente l’intervento di Granarolo per rilevare YOMO ormai sull’orlo del fallimento ma non vorremmo che l’entrata nella compagine societaria (17%) di BANCA INTESA abbia prodotto un cambiamento nelle priorità dell’azienda, tagliare anziché utilizzare l’opportunità YOGOLAT per farne volano di una diversificazione e crescita complessiva; ed anche un cambiamento nella cultura assumendo la questione finanziaria e dei costi come bussola anziché lo sviluppo industriale, la ricerca sull’innovazione tecnologica, impiantistica e di Prodotto.

L’Azienda pertanto deve ritirare i licenziamenti e le procedure e sedersi attorno ad un tavolo con il coordinamento sindacale per discutere prioritariamente il futuro industriale ed occupazionale della Granarolo. Questo ancor prima di pensare a dismissioni (Marchio MERLO) o ad ulteriori acquisizioni.

Il Coordinamento ha proclamato un pacchetto di altre 8 ore di sciopero e l’immediata convocazione del Tavolo”.