L’inserimento e la partecipazione alle attività scolastiche e formative degli alunni e studenti ‘diversamente abili’ è il tema affrontato nel corso di un convegno promosso dal Servizio Accoglienza Disabili dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione col Centro Servizi Amministrativi di Modena, il Comune di Modena, il Centro Multieducativo ‘Sergio Neri’, l’Istituto Charitas, la Provincia di Modena e l’Associazione di arteterapia ‘ALTROnde’ di Carpi.

L’iniziativa, significativamente dedicata all’uso de ‘I linguaggi non verbali’, si tiene domani, venerdì 7 ottobre, alle ore 9,00 presso l’Istituto Charitas (via Panni 199) a Modena e costituisce parte di un progetto dell’Ateneo indirizzato a tutti i docenti, educatori ed operatori in ambito sanitario che, a vario titolo, si interessano di disabilità e di disagio scolastico.

Dopo la presentazione di ciò che, oggi, si intende con il termine ‘arteterapia’, si terranno, al pomeriggio, laboratori di arteterapia, musicoterapia, psicomotricità e danzamovimentoterapia aperti a docenti ed educatori che vogliano ‘mettersi in discussione’ e sperimentare, in prima persona, l’efficacia di queste tecniche di apprendimento.

Il numero degli studenti in situazione di handicap o in difficoltà, risultato anche dei fenomeni di immigrazione a Modena ed a Reggio Emilia, infatti, è in costante aumento. Ovvio che la scuola, quotidianamente, è chiamata a confrontarsi con la complessità di gravi problemi di socializzazione, cui deve far fronte con un numero di docenti esperti, in continua riduzione, insufficienti a rispondere, con puntualità e competenza, alle esigenze vitali delle classi.