Le dichiarazioni rilasciate in occasione della conferenza stampa convocata dal capogruppo di PRC contengono una tale serie di falsità da fare sospettare che Leonardo Masella e l’avvocato Marcuz stiano parlando di altro rispetto al caso di Via San Pietro“, è quanto afferma il sindaco di Sassuolo.


Ciò che più di ogni altra cosa preoccupa è che sia l’avvocato sia il consigliere regionale trattino una vicenda socialmente così delicata e complessa basando le proprie posizioni sul falso.



Andiamo con ordine.

Nell’ordinanza di sgombero non si parlava di pericolo di crollo ma di gravissime carenze igienico sanitarie, degrado strutturale ed impiantistico e pericolo incendio. Tutti i documenti che comprovano l’urgenza e la fondatezza dell’ordinanza sono stati consegnati all’avvocato Marcuz il 29 giugno scorso. Eccezion fatta per i provvedimenti del Questore in quanto riservati. Nel caso specifico, abbiamo comunicato formalmente all’avvocato di rivolgersi direttamente alla Questura.



Ripetiamo quanto già dichiarato in molte occasioni: nessuna famiglia è stata lasciata per la strada. Ad ogni nucleo famigliare è stata trovata una collocazione più che dignitosa il giorno stesso dello sgombero. Chi tra loro ha accettato la soluzione abitativa offerta dal comune non paga alcun canone d’affitto fino all’estinzione del mutuo.



Nessuno è stato costretto a vendere il proprio appartamento: chi lo ha fatto, ha preso la decisione in assoluta libertà. La proposta di acquisto sottoposta ai proprietari si basa sulla stima dei valori di mercato effettuata da un consulente del Tribunale di Modena nel 2004.



L’avvocato Marcuz, che nel luglio scorso si era impegnato a produrre un progetto di ristrutturazione, non ha fatto pervenire all’Amministrazione alcuna documentazione in questo senso. Dalla stampa locale abbiamo appreso della controperizia, in base alla quale la stima dei costi necessari alla messa a norma dell’edificio ammontava a 1.600.000 euro.
Dall’avvocato Marcuz, che si era impegnato di farsi promotore del progetto di ristrutturazione, del quale si sarebbero fatti carico i proprietari stessi dell’edificio, non abbiamo mai ricevuto alcuna proposta.
L’unica cosa pervenuta dall’avvocato è il ricorso.