Oltre 1.300 tossicodipendenti si sono rivolti ai SerT (Servizio per la tossicodipendenza) della provincia di Modena nel 2004; i consumatori di eroina restano la maggioranza, ma cresce il numero di chi assume cocaina; praticamente assenti i consumatori di ecstasy, a riprova però del fatto che queste persone non si considerano drogate e, quindi, non richiedono spontaneamente interventi di cura; più di 700 persone si sono rivolte ai centri alcologici della nostra provincia (in netto aumento rispetto all’anno precedente); 637 persone si sono rivolte ai centri antifumo.

E’ il quadro che emerge dalla la relazione annuale 2004 sulle attività del Settore Dipendenze Patologiche-Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Modena. A tale situazione l’Azienda USL di Modena risponde con una rete di servizi (Sert, Centri alcologici e Centri Antifumo), presenti in tutti i sette distretti sanitari della nostra provincia, che assicurano l’assistenza a chi soffre di dipendenza da droga, alcol, tabacco e gioco d’azzardo.

I dati
Complessivamente, nel 2004, 2.692 persone (nel 2003 erano 2.485) sono state in cura presso i servizi ambulatoriali del Settore Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Modena. I tossicodipendenti in cura nei SerT sono stati in totale 1.335 (nel 2003 erano 1.316): l’età media è 34 anni, 5 su sei sono maschi, prevale la scolarità dell’obbligo (i 2/3 ha la licenza media). Tra i soggetti in cura prevalgono ancora nettamente, benché in calo costante dal 1998, i consumatori di eroina, che sono il 77 per cento del totale. Hanno un’età media più elevata (35 anni) e sono seguiti da molti anni dai servizi. Al secondo posto gli assuntori di cocaina (12 per cento del totale), con età media più bassa (30 anni), mentre i consumatori di cannabinoidi sono l’8 per cento (età media 27 anni). Praticamente assenti i consumatori di ecstasy (9 casi in tutto), con età media di 25 anni, a riprova però del fatto che queste persone non si considerano drogati né richiedono spontaneamente interventi di cura presso i SerT. I nuovi utenti, che riflettono più direttamente il cambiamento del consumo di droghe nella società, sono stati 234, in aumento rispetto ai 191 del 2003. L’età media dei nuovi utenti è di 28 anni, il tasso di scolarizzazione è maggiore rispetto ai soggetti in cura da anni, il 61 per cento è stabilmente occupato e l’11 per cento effettua lavoro saltuari.
Tra i nuovi utenti è in aumento il consumo di cocaina (68 casi nel 2004), resta al primo posto il consumo di eroina (107 casi nel 2004, il 46 per cento dei nuovi utenti) in calo costante negli ultimi 8 anni (nel 1997 il 79 per cento dei nuovi utenti erano consumatori di eroina).
Nel corso del 2004, tra tutti i soggetti in cura nei SerT, 246 hanno effettuato programmi terapeutici presso le comunità terapeutiche.
Per quanto riguarda l’alcolismo, nel corso del 2004 sono stati in cura presso i Centri alcologici 720 persone, in netto aumento rispetto al 2003 (erano 512). Anche tra questi utenti prevalgono i maschi (78 per cento); l’età media è 46 anni. I nuovi utenti sono stati 277, rispetto ai 165 del 2003. In maggioranza sono occupati (58 per cento), ma una parte sono pensionati (14 per cento). L’invio al centro alcologico nella maggioranza dei casi (il 55 per cento) avviene da altri servizi sanitari o sociali dei comuni. A seguire l’accesso spontaneo (21 per cento dei casi) e l’invio dal medico di famiglia (9 per cento).
I tabagisti che nel 2004 si sono rivolti ai Centri antifumo per effettuare i corsi per smettere di fumare sono stati 637 (un dato sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti).

La rete dei servizi
Il Settore Dipendenze Patologiche, diretto dal dottor Claudio Ferretti, si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione di tossicodipendenza, alcolismo e tabagismo, organizzando sul territorio dell’Azienda USL gli interventi dei SerT (Servizi Tossicodipendenze), dei Centri alcologici e dei Centri antifumo. Nel corso del 2004 la rete dei servizi è stata potenziata con due interventi: l’apertura di SerT, Centro Alcologico e Centro Antifumo presso l’ospedale di Castelfranco Emilia (fino al 2003 gli utenti del Distretto di Castelfranco Emilia si rivolgevano a Modena) e l’attivazione a Modena di un Centro Alcologico presso l’Ospedale Estense, ritenendo che una sede distinta da quella del SerT potesse favorire l’accesso dei soggetti con problemi di alcolismo. Sempre nel 2004 è divenuta di competenza dell’Azienda USL l’assistenza sanitaria alle persone tossicodipendenti presso la Casa Circondariale S. Anna di Modena, la Casa di Lavoro di Saliceta San Giuliano e la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia: sono stati effettuati interventi di tipo medico, infermieristico, socioeducativo e psicologico a favore di 426 persone (398 nella Casa Circondariale S. Anna).

La rete dei servizi operanti nell’area delle dipendenze da uso di sostanze illegali è molto articolata. L’Azienda Sanitaria è presente sul territorio con sette SerT nei Distretti di Carpi, Mirandola, Modena, Castelfranco Emilia, Sassuolo, Pavullo nel Frignano e Vignola, il Centro Diurno Colombarone di Formigine e l’appartamento di rientro protetto nel Distretto di Sassuolo. I tossicodipendenti che accedono ai SerT ricevono un programma integrato frutto della collaborazione tra le diverse figure professionali che compongono le équipe: medico, assistente sociale, educatore professionale, infermiere, mentre gli interventi psicologici sono effettuati da psicologi del Servizio di Psicologia del Dipartimento di Salute Mentale che operano presso le sedi dei SerT.

Le strutture a gestione diretta della Azienda USL sono due: il Centro Diurno di Colombarone a Formigine, e l’appartamento di rientro a Sassuolo. Il Centro diurno di Colombarone effettua programmi semiresidenziali per la cura della tossicodipendenza, per 12 persone, con durata dai 3 ai 12 mesi, mentre l’appartamento di rientro è a disposizione di coloro che hanno già concluso la fase residenziale in Comunità del loro programma terapeutico e hanno ripreso a lavorare normalmente.

Nel trattamento della tossicodipendenza intervengono, inoltre, le Comunità terapeutiche degli Enti ausiliari del privato sociale, sia interne che esterne al territorio provinciale, gli ospedali privati modenesi e le diverse strutture dei Servizi di Salute Mentale dell’Azienda USL per i soggetti che oltre alla tossicodipendenza hanno anche una diagnosi specialistica psichiatrica. Gli Enti ausiliari che gestiscono strutture e programmi terapeutici in provincia di Modena sono tre: il Centro di Solidarietà (CeIS) di Modena, l’Angolo di Modena e la Libera Associazione Genitori (LAG) di Vignola. Gli ospedali privati modenesi che operano nell’area sono due: Villa Rosa e Villa Igea. A Villa Rosa vengono effettuati dai SerT ricoveri programmati per la disintossicazione e la valutazione specialistica psichiatrica. A Villa Igea è, invece, operativo già da alcuni anni un reparto specializzato nella cura delle persone in cui coesistono la tossicodipendenza ed il grave disturbo mentale.
Oltre ai Sert, in ogni distretto sanitario sono presenti i Centri antifumo ed i Centri alcologici per far fronte alle così dette “dipendenze legali”. I Centri antifumo offrono consulenza individuale medico e psicologica, supporto farmacologico, attività individuale e di gruppo per smettere di fumare. I Centri alcologici, nella maggior parte dei casi separati dai SerT, hanno specifiche équipe multidisciplinari che operano con il concorso dell’intera sistema dei servizi pubblici e del privato sociale per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei problemi legati all’alcol.
Il Settore Dipendenze Patologiche ha realizzato anche attività di prevenzione sul territorio. Le attività promosse dal Settore sono state realizzate in collaborazione con i Comuni, i soggetti pubblici, il privato sociale ed il volontariato, ed hanno riguardato la conduzione di diverse iniziative come, ad esempio, il mese della prevenzione alcologica in aprile, la giornata senza fumo e la giornata del respiro in maggio, le settimane della salute presso i centri commerciali, interventi di prevenzione alcologica di comunità nel corso di eventi pubblici.
L’Unità di strada di Modena (attiva dal 1994) nel 2004 ha operato sul territorio della Circoscrizione 2. Ne fanno parte due operatori della cooperativa SolDoFa, i volontari dell’Associazione Volontari di Strada e gli educatori del Sert di Modena. Dal marzo 2004 al febbraio 2005 la sua attività si può così riassumere: 304 uscite a piedi o col furgone attrezzato, contattate 4.333 persone (3.927 italiani e 406 stranieri), distribuite 37.358 siringhe sterili, effettuati 3 interventi per overdose, inviate 103 persone ai Sert. Inoltre, 4.684 interventi di ascolto, informazione e distribuzione di materiale.