È stata approvata dal Consiglio comunale, con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, la delibera presentata dall’assessore alla Politiche sociali Francesca Maletti in merito all’asta pubblica per l’organizzazione e gestione di servizi dell’area handicap adulti per 6 anni a partire dal primo gennaio 2006.

“All’interno dell’ampia rete di servizi rivolti alla popolazione disabile che il Comune di Modena organizza e gestisce”, ha spiegato l’assessore Maletti, “è in scadenza l’appalto per la gestione dei centri diurni socio-riabilitativi Cardarelli e Tintori, del centro socio-occupazionale Il Quinterno e dell’attività riabilitativa territoriale. Poiché l’incarico della cooperativa sociale Gulliver, vincitrice dell’appalto nel 1999, scadrà il 31 dicembre 2005, si rende necessario indire un’asta pubblica per scegliere il nuovo gestore, in base all’offerta più vantaggiosa e al rispetto dei requisiti previsti dal capitolato speciale d’appalto”.

La gara d’appalto prevede l’affidamento per 6 anni dell’organizzazione e gestione dei servizi diurni dell’area handicap adulti, con verifica dell’andamento dell’attività dopo i primi tre anni e per un importo complessivo di 6 milioni 300 mila euro. “Tra i requisiti per le aziende che vogliano partecipare alla gara”, ha precisato Francesca Maletti, “ci sono l’iscrizione alla Camera di commercio da almeno tre anni per la categoria servizi socio-assistenziali-educativi e per lo svolgimento di attività diverse finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, alcune garanzie su fatturato, patrimonio e attività svolte negli ultimi tre anni, un numero di addetti e di mezzi adeguato allo svolgimento del servizio, una sede operativa a Modena.

“L’appalto di servizi – ha concluso l’assessore- consentirà al Comune di Modena di garantire con efficienza una parte importante del sistema integrato di interventi sociali rivolti alla popolazione disabile del nostro territorio per permettere loro di stare al proprio domicilio e per fare attività di sollievo alle loro famiglie”.