Dal prossimo 20 ottobre fino al 31 marzo nei capoluoghi di provincia e in tutte le citta’ con piu’ di 50.000 abitanti dell’Emilia-Romagna (Carpi, Imola e Faenza) non potranno piu’ circolare automezzi e ciclomotori pre Euro, anche se provvisti di bollino blu.

Il divieto, dal 7 gennaio, si inasprira’: dovranno fermarsi anche auto diesel e veicoli commerciali leggeri diesel Euro 1. Inoltre,sempre dal 7 gennaio, il giovedi’ scattera’ il blocco totale della circolazione (per automezzi e ciclomotori) se nei precedenti sabato, domenica e lunedi’ si sara’ verificato uno sforamento del limite di 50 microgrammi per metro cubo di Pm10 (le polveri sottili).


E’ la via scelta dal piano regionale per la qualita’ dell’aria per contrastare l’inquinamento atmosferico. I mezzi pre Euro si fermeranno dal lunedi’ al venerdi’ dalle 8.30 alle 12.20, e dalle 14.30 alle 19.30. Lo stop per quelli Euro 1 sara’ dalle 8.30 fino alle 18.30, senza pausa.

Per ovviare gli indubbi disagi di chi possiede un mezzo non a norma (sono pre Euro il 27% delle auto, il 39 degli automezzi leggeri e l’88 di quelli pesanti) la Regione ha stanziato cinque milioni di euro (in un piano che ne prevede 23 per misure di contrasto dello smog) per installare su mezzi di trasporto pubblico e sui veicoli commerciali pesanti speciali filtri antiparticolato. Cinque milioni di euro all’anno dal 2006 al 2008 andranno invece ai privati che sceglieranno di convertire il loro mezzo a metano o gpl. L’obiettivo e’ convertire 30.000 auto nel triennio. Ai privati che vorranno convertire il proprio mezzo a andra’ un contributo di 350-400 euro (circa il 40% della spesa). Maggiore il sostegno a chi dovra’ installare il filtro, dato il maggior costo (5.000 euro per un mezzo pesante, fino a 2.000 per una auto): il finanziamento arrivera’ a 1.000 euro, e coprira’ piu’ del 40% della spesa.

L’accordo e’ la base minima su cui potranno lavorare i singoli sindaci, che avranno comunque facolta’ di indire ulteriori blocchi del traffico (sempre di giovedi’) e stop domenicali.
Vasco Errani, presidente della Regione, ha definito l’inquinamento atmosferico una ”emergenza nazionale” e ha ribadito che la salute dei cittadini e’ prioritaria. ”Serve un’intesa nazionale avviare un coordinamento istituzionale per il rilancio della qualita’ ambientale”. L’assessore ai Trasporti Alfredo Peri ha spiegato che serve anche un’azione comunitaria dato che regione padana, con quella di Madrid e l’area produttiva del nord Europa, sono le tre zone critiche per l’emergenza smog.