L’operazione dei carabinieri del Noe contro un traffico illecito di rifiuti è stata chiamata Cagliostro per le capacità ‘alchimistiche’ nel trasformare le caratteristiche chimico-fisiche, ‘camuffando’ rifiuti pericolosi in materiali di recupero. I militari hanno scoperto che, in circa 4 mesi, sono stati dirottati a illecite operazioni di recupero, circa centomila tonnellate di rifiuti pericolosi.

La presunta rete criminale aveva come polo centrale una ditta di Bussolengo (Verona). Grazie a presunti accordi criminali con una ditta di intermediazione di Sesto Fiorentino (Firenze) e con il supporto di numerosi gestori di siti di trattamento e recupero, intermediari e trasportatori, la società veronese trasferiva ad altre società rifiuti pericolosi, dopo averli appunto trasformati in materiali di recupero.