Sciopero nazionale dei trasporti il
prossimo 9 e 10 ottobre. Lo hanno indetto, come preannunciato, i sindacati autonomi Sult, SinCobas e la Cnl che inviteranno i propri iscritti ad uno sciopero di 48 ore di tutti i trasporti.
Nel mirino delle organizzazioni, oltre ad Alitalia c’e’ anche Ferrovie dello Stato.


”La gravita’ delle azioni antidemocratiche e violente messe in atto dalle aziende Alitalia, Ferrovie dello Stato e da molte altre nel settore dei trasporti e piu’ in generale in tutto il mondo del lavoro, aggravate e rafforzate dalla mancanza di una legge sulla rappresentanza e dall’applicazione ormai a senso unico ed in esclusiva funzione antisciopero della legge 146 da parte della Commissione di Garanzia e del Governo, impongono purtroppo una risposta decisa da parte dei lavoratori” dicono le organizzazioni sindacali.


Le organizzazioni hanno infatti
indetto la protesta ”per la difesa del diritto costituzionale alla libera associazione sindacale; per la democrazia nei posti di lavoro; per una legge democratica sulla rappresentanza che preveda diritti minimi per tutti i sindacati; per il ripristino del diritto di sciopero, con la modifica della legge 146 e 83” ma anche a sostegno delle vertenze in corso nell’intero comparto dei trasporti. In particolare i sindacati si continuano a battere per il ripristino immediato dei diritti sindacali al Sult, nel trasporto aereo e nelle Ferrovie.
Le organizzazioni chiedono pero’ anche un piano nazionale dei trasporti che preveda ”strategie e progetti coerenti con obiettivi di sviluppo, di difesa dell’ambiente, di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, delle condizioni salariali e di lavoro, per contratti nazionali di settore, per una migliore qualita’ del servizio all’utenza”.


I sindacati sostengono infatti che e’ in atto ”una gravissima destrutturazione dell’intero comparto dei trasporti, di una crisi ormai decennale che sta producendo disoccupazione, precariato, peggioramento delle condizioni salariali e di lavoro, riduzioni dei livelli ottimali di sicurezza dei trasporti e di qualita’ dei servizi forniti all’utenza”.
Inoltre, dicono, ”il diritto costituzionale dei lavoratori di essere rappresentati dal sindacato che liberamente scelgono, non puo’ essere messo in alcun modo in discussione, ne’ dalle aziende, ne’ da fumose interpretazioni legali. I lavoratori ed il loro sindacato – continuano – non accetteranno mai che il riconoscimento di soggetto negoziale sia sottoposto al libero arbitrio delle aziende che di fatto scelgono ormai gli interlocutori sindacali piu’ disponibili ad accettare piani di ristrutturazione, contratti ed accordi sempre e comunque penalizzanti per i lavoratori e che al tempo stesso non risolvono neanche le crisi delle aziende”.