C’e’ una quarta inchiesta della Procura di Bologna, dopo quelle emerse nei mesi scorsi, che contesta l’aggravante dell’eversione dell’ordine democratico ad alcuni Disobbedienti: l’ipotesi e’ stata formulata nell’avviso di fine indagini contro 12 persone accusate di violenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale per gli scontri con la polizia avvenuti la notte del 5 novembre 2004 nel sottopassaggio della stazione ferroviaria, quando alcuni attivisti salirono sul treno per andare al San precario day di Roma.


L’inchiesta e’ coordinata dal Pm del pool antiterrorismo Paolo Giovagnoli che, per un’episodio simile del primo maggio scorso, ma aggravato dalle lesioni ad alcuni agenti, aveva chiesto al Gip gli arresti domiciliari per 8 Disobbedienti: dopo il no del giudice, il 30 settembre decidera’ il Riesame.


L’accusa e’ stata contestata dai Disobbedienti in un ”dossier” che riassume ”un’ondata repressiva che non ha precedenti” e che e’ stato presentato in mattinata da una ventina di attivisti in uno degli atri della stazione.


Solo la settimana scorsa, la Procura aveva ribadito la propria linea sull’aggravante dell’eversione: ”Alla luce della Costituzione – aveva spiegato Di Nicola – l’uso della violenza per fare politica e’ contrario ai principi democratici. E’ un concetto fondamentale della democrazia. Se non si rispettano le regole e si utilizza la violenza per raggiungere risultati politici ci si mette in una logica nella quale prevale il piu’ forte, con discriminazioni per i piu’ deboli e per chi, la violenza, non la usa: e questo un magistrato non lo puo’ tollerare”. Prima dell’estate, nell’ambito di un’altra inchiesta che porto’ a tre arresti, il Tribunale del Riesame boccio’ l’aggravante dell’eversione: ”Su questo vedremo cosa decidera’ la Cassazione – aveva risposto Di Nicola, accennando al ricorso depositato all’epoca – e per questo, in attesa della pronuncia della Suprema corte, abbiamo contestato l’aggravante perche’ e’ coerente alla linea e alle direttive della Procura”.
L’udienza davanti alla Suprema corte e’ stata fissata per il 3 novembre.