Nel modenese è Nonantola il comune dove è più alta la percentuale di raccolta differenziata che arriva quasi al 61 per cento. Ma non solo: a Nonantola lo scorso anno sono diminuiti i rifiuti prodotti che sono scesi dalle 8.190 tonnellate del 2003 a 7.993 tonnellate.

Un dato, quest’ultimo, che secondo Caldana “dimostra che grazie alla raccolta differenziata è possibile ridurre i rifiuti da smaltire che rimane il nostro obiettivo strategico”.

Nella graduatoria provinciale della raccolta differenziata spicca il risultato di Finale Emilia che passa dal 36,4 per cento del 2003 al 50,3 per cento dello scorso anno grazie soprattutto all’introduzione della raccolta differenziata dell’organico voluta dal sindaco Raimondo Soragni. “Una prova concreta – sottolinea Caldana – che è possibile centrare l’obiettivo del 55 per cento di raccolta differenziata che abbiamo fissato a livello provinciale”

Ottimi risultati anche dei comuni di Camposanto, Cavezzo, Castelnuovo Rangone, Fiorano, Formigine, Maranello, Novi di Modena, Ravarino, Soliera e Sassuolo che hanno superato la percentuale di raccolta differenziata del 40 per cento. Modena raggiunge quota 29,7 per cento mentre Carpi è al 37,3.

Ancora in ritardo alcune zone della montagna dove quattro comuni su 17 non hanno raggiunto l’obiettivo minimo del 15 per cento previsto dal decreto Ronchi. Il comune montano con una percentuale più alta è Zocca (43,8 per cento). Buone le prestazioni anche a Serramazzoni (30,4 per cento) e Pavullo (28,4 per cento) e Lama Mocogno (26 per cento). Aumento record per Riolunato che è passato dal 16,4 del 2003 al 32,1 del 2004.