Sono circa 9 milioni gli italiani che hanno partecipato nel corso dell’ultimo anno a festival o eventi culturali. I ‘pendolari della cultura’
sono disposti a percorrere anche centinaia di chilometri, viaggiano quasi sempre con il partner o in gruppo e avvertono il richiamo di
manifestazioni, mostre, concerti, kermesse cinematografiche e letterarie. Ma sono anche grandi consumatori di tv e fanno un uso sempre maggiore di canali satellitari.


E’ ciò che emerge dall’indagine ‘Il consumo culturale e la tv’, commissionato a Swg dal Festival filosofia, che venerdì aprirà la sua quinta edizione a Modena, Carpi e Sassuolo e proporrà fino a
domenica 18 quasi 190 appuntamenti.

L’indagine, condotta attraverso 400 interviste telefoniche effettuate l’1 e il 2 settembre e una rilevazione on line su mille persone condotta tra il
5 e il 7 settembre, sarà presentata domani al convegno ‘Trasmissioni di sapere’, in programma nella sede della Fondazione San Carlo di Modena per iniziativa di Rai Educational e del Festival filosofia.
Il convegno si aprirà con la proiezione di un breve filmato sulle principali manifestazioni culturali italiane curato da Magazzini Einstein, il contenitore di fatti ed eventi culturali che ha seguito in questi anni le trasmissioni dedicate ai festival e che va in onda tutti i giorni sul canale satellitare Edu 2 e il mercoledì su Rai Uno.

”In primo luogo – spiega l’indagine Swg – si vede che crescono l’attenzione e la propensione verso canali tematici; i più giovani, inoltre, sono già pronti ad una maggior proposta attraverso tale mezzo; infine vi è una rilevante insoddisfazione per la quantità di offerta culturale che attualmente passa per la tv tradizionale mentre abbastanza
ben valutati nella loro offerta sono i canali tematici.
Infine, quanto di culturale viene trasmesso è giudicato in modo largamente positivo.

L’insieme di questi fattori – conclude l’indagine – segnala che il pubblico si attende un’offerta più ricca e articolata”.